Colloquio virtuale tra le nuvole: San Gennaro spiega a Insigne quello che trovera' a Toronto


di Nicola Sparano

Metti che sei in cielo puo' anche capitare di incappare in San Gennaro che abita da quelle parti.

E' successo a Lorenzo Insigne che, nel volo di ritono da Caselle a Capodichino, si e' addormentato e nel sonno ha incontrato il santo patrono di Napoli e del Napoli.

L'addetto stampa dell'altro mondo, stanco di parlare solo del Covid, mi ha inoltrato ad aumma aumma l'esclusiva, il testo del botta e risposta virtuale tra i due.

La scena va immaginata cosi': Insigne dorme con il sorriso stampato in faccia, il Santo ha la luna storta.

Comicia San Gennaro:

“Scetati torontino, svegliati”

*Torontino? E che vuol dire?”

“Vuol dire cittadino di Toronto, ormai sei un torontino non un napoletano”.

*Embe', ci ho guadagnato, in tutti i sensi.

“A perderci sono Napoli e il Napoli, no?”

*Caro san Genna', voi lo sapete che tra il sottoscritto e i tifosi del Napoli non e' mai esploso l'amore vero”.

“Essere profeta in patria non e' mai facile come nel mio caso che per diventare quello che sono mi sono spostato da Benevento a Napoli”.

*Io ci ho provato per dieci anni: sono stati dieci anni di alti e bassi, a volte alle stelle, poi nelle stalle e viceversa. Ditemi voi, caro Sa Genna', perche' non ci sono riuscito?”.

“Lorezino, forte lo sei stato, lo sei e lo sarai. Ma nell'abito di leader non ci sei mai stato comodo. In campo a volte giocavi indossando il doppiopetto e non la tuta da lavoro”.

*Non e’ stata tutta colpa mia, o no?

“Statti tranquillo, manco Maradiego vinse lo scudetto fintanto che non gli diedero compagni adatti”.

*San Genna', per lo scudetto di quest'anno non e' ancora detta”.

“Guaglio', fatti dire una cosetta: questo e' il 2022, l'anno dei pazzi. Il 22 nella smorfia si associa al mondo dei pazzi dove tutto e' possibile. La prova sta nel fatto che i canadesi ti hanno dato un contratto pazzesco”.

*Vorrei tanto vincere lo scudetto, cosi' prima di andare a Taranto, pardon a Toronto, lascerei 'na cosa bella assai ai tifosi napoletani. Voi che siete santo e che andate dappertutto, che mi dite di Toronto?.

“Sai che la distanza tra Napoli e Benevento e' di 55 km in liea d'aria, 68 in automobile? Ecco, la tua nuova citta' e' estesa come tra Napoli e Benevento, detro questo pezzetto di terra abitano circa sette milioni di persone”.

*Va buo', e' grandissima ma e' fredda come dicono?.

“Gennaio e febbraio sono mesi da lupi, per il resto si campa benissimo. Calcisticamente la citta' e' “calda” ma in modo diverso dalla realta' cui sei abituato”.

*In che senso?

“Innanzitutto gli sportivi accettano la sconfitta, non fanno drammi. Sono esigenti e, contrariamente a cosa ne pensano nello Stivale, sono ragionevolmente esperti di calcio, e non spaccano il capello in quattro. In Canada non esistono tutti quei siparietti tv che prosperano divendendo l'audience, seminando zizzania, passando ai raggi X ogni fischiata arbitrale, Var sempre nel mirino. Sul campo, la cultura calcistica torontina prevede cori pro, non cori contro, mai, assolutamente, cori offensivi. A Toronto dagli spalti era “The Magic Box” non “the Atomic Ant”.

*Chissa' come mi accoglieranno”.

“A braccia aperte, specialmente gli italiani”.

*Che tipi di italiani sono?”.

“Figli e nipoti di coloro che lasciarano il Bel Paese dopo la seconda carneficina mondiale. L'inglese di questi tifosi non e' accentato come quello dei padri, forse e' per questo che non hanno preconcetti. A Toronto non ci sono distinzioni tra napoletani e friulani, calabresi e piemontesi, siciliani e lombardi, lucani o abruzzesi, sono tutti canadesi orogliosi delle loro radici tricolore. In Canada gli espatriati hanno imparato a sopravvivere in un modo diverso, assimilando la nuova cultura senza dimenticare la vecchia”.

*Che pretenderanno dal sottoscritto?.

“Soprattutto, innanzitutto, che ti comporti, sia in campo che fuori, con professionalita' , bravura, impegno e abilita' in modo che si possa dire: *Abbiamo un altro superstar che ci rende orgogliosi delle nostre radici.

“Che compagni trovero'?”.

*Al momento c'e' poca trippa per i gatti, ma per farti rendere al massimo dovranno rafforzare la rosa, di parecchio”.

“Il campo di casa, come si chiama, dov'e'?”

*Se sbagli un tiro la palla finisce nel Lago Ontario. Il campo si chiama BMO Stadium.

“Bimmvu'? Bene quella macchina tedesca mi e' una delle mie preferite”.

*Nossignore Lore', non BMW ma BMO, e' una banca.

“Della citta' che mi dice, e' vivibile?

“Se navighi si Internet troverai diversi siti che ti faranno conoscere la citta'. Toronto non ha il Vesuvio ma la Torre, non c'e' il mare ma il lago. Per il resto regna l'ordine, spazi larghi, tanto verde, strade pulite, gente cortese. La tua nuova citta' e la capitale culturale e multiculturale del Canada. Inoltre, ti avverto: le autobili canadesi non hanno il clakson”.

*Che vuol dire, hanno costruito auto senza?”

Ad avercelo ce l’hanno, ma non lo usano, gli autobobilisti se ne stanno calmi e pazienti accettando le situazioni del trafico senza assordare mezzo mondo”.

*Va buo', san Genna', ma come si mangia a Toronto.

“ La diversità culturale di Toronto è una delle stelle splendenti della sua cucina. Ti sarà difficile trovare una città con una migliore cucina italiana fuori dall'Italia, filippina al di fuori delle Filippine, o più autentici curry indiani o giroscopi greci. La citta' ha ottomila tra ristoranti e tavole calde che offrono di tutto , inclusi hot dogs, hamburgher e patatine fritte da sfamare mezzo modo.

“A mia moglie Jenny piacera' Toronto?”.

*Avra' di che scialarsi, la citta' ha tutti i grandi negozi di New York. Se le piace l'opera, il teatro o i casino' potra' andarvi in tutta tranquillita', anche se il pubblico la riconosce stara' a distanza, laggiu' la privacy e' generalmente rispettata.

“I miei figli, Carmine e Chistian hanno rispettivamente nove e sette anni. Spero si adattino alla nuova vita canadese”.

*Sono ragazzi, apprenderanno la lingua in un baleno e cresceranno in una societa' come problematiche infinitamente inferiori di quelle che potrebbero incontrare a Frattamaggiore.

“Le cascate del Niagara sono davvero cosi' vicine?”.

*Un'ora in auto, poco di piu' in aereo per portare Carmine e Christian nella tana di Topolino, Dysneyland.

“Purtroppo l'Italia sara' lontanissima...”.

*Meno di quando pensi. Considera che per andare in auto da Napoli a Milan occorrono all'incirca otto ore e la distanza e' di 771 km. Per andare da Toronto a Roma ci si impiegano poco piu' di otto ore. Quindi fai contro che sei quasi alla stessa distanza di Milano. E poi, ricordati, che nel contratto c'e' stabilito che avrai un areo privato per andare e venire da Napoli”.

*Vero e', m'ero scordato del particolare. Voli privati per me? Ne ho fatto di strada, o no?”.

“Si, ma statti con i piedi per terra: corri, gioca e segna per tutti gli italiani, come se ancora fossi in nazionale.



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