E rivenne il giorno dei Confetti, il mondo esulta con Sulmona

I confetti sono tradizionalmente serviti ai matromini e alle comunioni

I confetti sono tradizionalmente serviti ai matromini e alle comunioni

di Odoardo Di Santo

Dopo i lunghi mesi di segregazione causata dal covid 19 e le angosciose attese di avare buone notizie ci ha sorpreso la fonte della  bella notiza che sospiravamo.

Nientemeno il New hyork Times  nella edizione internazionale settimanale ha titolato a tutta pagina: “Gli italiani celebrano il ritorno del Confetto”.

Finalmente una bella notizia che solleva il morale.

Abbiamo attraversato tre ondate di covid 19 con varianti.

Abbiamo fatto i vaccini.

Vogliamo uscire dalle nostre abitazioni  e specialmente  chi vive negli alveari dei condomini.

Vogliamo la liberta' di muoverci.

I governanti   ci  hanno  imposto il “confino”  cio' l’obbligo di vivere prigionieri a casa anche se usano il termine “ lockdown”, forse meno  minaccioso perche' esotico ma sempre di limite di liberta' si tratta.

La situazione migliora a  passi di  oca anche se la situazione sembra un po` meno triste dell’inverno  passato.

Ma si ha l’impresione che i governi   vadano a tentoni,un giorno ci dicono che si riapre.

Un altro dicono che c’e' una nuova variante e che e' meglio posporre.

Si vive nell’ansia quotidiana, figlia dell’incertezz

E si aspetta la buona novella sperando nel giorno in cui possiamo drire: “Finalmente tutti liberi”.

Il NYT  dice che l’Italia ha  sollevato il bando a matrinmoni , cresime, comunioni , celebrazioni di anniversari e la produzione dei confetti  e' tornata alla grande, roaring back.

Le spose italiane  costrette a posporre il matrimonio nel 2020 ora corrono a Sulmona a ordinare i confetti.

Il New York Time afferma che molti italiani, conoscono  Sulmona come la terra dei confetti.

Lungo lil corso Ovidio le botteghe di confetti, alcune secolari, espongono i confetti dai cento colori a forma di fiori, come  margherite o papaveri, a forma di  sculture o   raffiguranti  piante,  o   sculture di personaggi storici .

La bottega dei Confetti Pelino e' la  piu' antica e   famosa di Sulmona, la cui fabbrica risale al 1783.

Fu fondata dal Cav. Mario Pelino  i cui confetti vengono prodotti usando le mandorle della Valle Peligna come pure quelle importate da Siracusa in Sicilia dove si produce la famosa mandorla pizzuta di Avola e Ragusa.

Nei secoli i confetti sono stati prodotti con  gusti diversi, dal cioccolato al caramello, dalla mela all'arancia al limoncello.

I confetti di Sulmona vengono richiesti a da tutti paesi.

Mario Pelino ha detto, al New York Time che l’Emiro de Qatar per il matrimonio della figlia ha ordinato  sessanta mila euro di confetti.

Le origini dei confetti rimontano ai tempi dei romani.

Erano usati per festeggiare le nascite e i matrimoni.

Inizialmente erano  una specie di bon bon (cui  bomboniera).

Erano popolari e vengono citati da Boccacio ed in un sonetto di Folgore di San Gimignano.

Ma il confetto moderno risale al 1400 dopo la scoperta dell’America quando lo zucchero fu importato in Europa

Lo zucchero e' usato per coprire le mandorle che, opportunamente lavorate, vengono messe in “bassine“, recipienti  rotanti di rame.

Secondo le descrizioni al loro interno vengono nebulizzate delle soluzioni di saccarosio che, grazie al riscaldamento ottenuto per inalazione di aria calda, evaporano lasciando uno strato uniforme di zucchero sulla mandorla.

Il processo prevede fasi ripetute di bagnatura e di essiccamento, fino a ottenere lo strato di copertura voluto.

Nel 1400 le monache del Convento di Santa Chiara iniziarono a Sulmona la lavorazione artistica dei confetti utilizzando fili di seta per fare grappoli, spighe , rosari, come testimoniano gli archivi del Comune.

Intorno al confetto sono nate molte leggende e curiosita'.

I confetti erano considerati bon bon pregiati e quindi venivano usati nelle cerimonie importanti.  Wolfgang Goethe regalo' alla futura moglie uno scrigno pieno di confetti.

Simboleggiano l’unione della coppia attraverso le due me' della mandorla tenute insieme dallo zucchero.

Il New York Times forse involontariamente ci ha fatto un regalo perche' l'umile confettonei secoli ha conferito sempre felicita' a chi lo riceveva accompagnando gli eventi felici della vita.

Si spera che porti bene per farci uscire defintivamente dalla pandemia.

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