Era…ignoto, ora non piu’
In alto il Ct Mancini, in basso il debuttante Gnonto
di Nicola Sparano
Gnonto Wilfried, nato a Verbaia (Piemonte) il 6 novembre del 2003.
Con il cognome che si porta era facile ironizzare, probabile che il suo nomignolo (ingiuria) era Ignoto.
Ignoto, cioe' sconosciuto, anonimo, forestiero.
Poi e' bastato un cross per farlo conoscere a tutti.
E' alto un soldo di cacio, 170 centimetri sono pochi nel calcio di oggi, ma e' veloce, ben piantato a terra, ha il baricentro basso come la buonanima di Maradona.
Era entrato da poco, la partita era inchiodata sull 0-0.
Quando gli danno la prima palla lui controlla, si beve un terzino e scodella al centro una palla con su scritto: basta spingere.
Pellegrini non si fa pregare e mette dentro.
Mancio esulta a braccia alzate.
LItalia rivoltata come un calzino rispetto all'ignobile partita con l'Argentina si fa poi raggiungere dai tedeschi, ma almeno ha dato segni di vita.
Ma per ritornare ai livelli belli di una volta ce ne vuole.
Per adesso cerchiamo di salvare un pezzetto di faccia andando avanti in questa competizione imposta dalle alte sfere che ai calciatori giocano malvolentieri.
Prova ne sia che alle prima battute hanno perso, contro avversari modesti, Francia, Croazia, Belgio, Inghilterra...
PS: nota per il maestro sartore Nino Cioppa: Mancio elegantissimo in grigio , o no? Bellissima la cravatta con tricolore strasversale sotto le quattro stelle.
Ah, se il calcio si giocasse in giacca e cravatta....saremmo spesso campioni del mondo.