Hanno fregato l'acqua del Po, politici e mafiosi senza colpe
La sorgente del Po ai piedi del monte Monviso
di Nicola Sparano
Questa volta i politici corrotti e corrutibili non c'entrano.
Innocenti sono mafiosi, camorristi, ndtraghetisti e finanche la malagente senza affiliazioni, poveracci che campano rubando al supermercato e in ogni dove.
L'accaduto e' anche al di fuori del raggio di azione di magistrati aggiusta-processi, docenti venditori di cattedre, ufficiali dell'esercito che distribuiscono divise in cambio di contanti.
Insomma, l'idea e' chiara, purtroppo.
Dove tutti, o quasi, fregano a mani basse e' lecito sospettare anche di fronte al fatto, documentato, che c'e' un furto in corso in alta montagna.
Neanche una goccia d’acqua.
Alle sorgenti del Po, ai piedi del Monviso, regna la siccità.
Al Pian del Re, a 2020 metri di altitudine, dove nasce il fiume più lungo d’Italia, tra le rocce sotto la targa “Qui nasce il Po” la vena si è completamente esaurita. Solo pietre asciutte. A dire il vero, non è la prima volta che succede ma è comunque un evento rarissimo.
Madre Natura che ha deciso di stringere la cinghia anche nel secondo inverno Covid.
Sul “Re di pietra“, come viene chiamato il Monviso, da anni non ci sono più ghiacciai e sono due mesi che non piove.
Le riserve di acqua e i ghiacci sotto le morene si sono sciolti e abbassati”.
Più a valle l’acqua c’è, perché il fiume è fatto di falde sotterranee che trasportano in pianura grandi quantità d’acqua, alimentando le risorgive, ma simbolicamente quella sorgente senza nemmeno una goccia d’acqua rappresenta il simbolo di un inverno senza neve e senza pioggia che verrà ricordata a lungo, anche qui dove l’acqua non è mai mancata.