I misteri di Ottava, scena n 2: e’ nata una stella
by Arcibaldo
Chiuso il capitolo Morneau, il PmTrudeau non ha perso tempo annunciando la nomina di Chrystia Freeland a nuovo ministro delle Finanze. Si e' ripetuto il tripudio del 2007 quando Morneau fu nominato alla stessa carica. Con l'aggiunta che Chrystia che in verita' porta il bel nome di Christina Alessandra Freeland, di origine ucraina e' una donna , anzi la prima donna ad essere nominata al ministero delle finanze non solo in Canada ma nel mondo, se si eccettua l'altra Christine nota come Lagarde che nel 2007 ebbe il dicastero delle Finanze Francese ed e' ora Presidente della Banca Centrale Europea.
Un esempio di buon auspicio per la nostra Chrystia che, parimenti ha bruciato le tappe in politica.
Giornalista di professione fu eletta nel 2013.
Nel 2015 fu nominata Ministro del commercio internazionale,ed in successione Ministro degli affari esteri , Ministro dei rapporti intergovernativi e Vice Primo Ministro ed ora Ministro delle Finanze.
Una carriera strepitosa che probabilmente non era nei suoi sogni.
La carriera scolastica sembrava dirigerla verso gli studi letterari. Si laureo' ad Harvard in Letteratura Russa, perfezionata a Oxford con un master in Studi Slavi (slavonic studies), anni luce lontati dal crudo mondo dei numeri con cui dovra' fare i conti ora,dove si e' detta orgogliosa di portare la sua “esperienza di donna e di madre lavoratrice”.
Chrystia ha navigato con perizia nel mondo infido di Ottawa uscendone indenne per ora.
Ha dimostrato abilita' ed intelligenza negoziando il nuovo trattato commerciale con USA e Messico, ha ristabilito un modus vivendi civile con i Premiers Canadesi dopo il disastroso corpo a corpo con cui Trudeau li aveva affrontati.
Come ministro degli esteri non ha vuto modo di lasciare il suo segno a causa della brevita' della permaneza sulla poltrona.
Appena nominata ebbe tuttavia un piccolo incidente di percorso, forse inevitabile nel mondo minato della politica.
I russi irritati per l'impegno di Chrystia a favore dell'Ucraina, non persero tempo a diffondere al mondo la notizia che il nonno materno Michael Chomiak , durante l'occupazione tedesca in Ucrania era stato direttore del giornale antisemita nazista Krakow News .
Vecchia storia, colpevole involontario il Prof. John Paul Himka zio di Chrystia che scrisse un saggio per denunciare i massacri dei civili ucraini perpetrati dai russi.
Come prova cito' articoli di Chomiak , suo suocero.
Chrystia nego' che Chomiak abbia mai collaborato con i nazisti.
Senonche' venne fuori che lei lo sapeva almeno del 1996 quando collaboro' con lo zio ad un saggio accademico per il Journal of Ukainian Studies.
Peccato di gioventu' ed amore filiale e poi da quando in qua i figli pagano per i peccati dei padri?
Il tripudio come era prevedibile e' durato lo spazio di un mattino , sommerso dai sospetti e dalle voci inevitabilmente prese a circolare, Trudeau l'ha nominata per prepararla alla successione come erede apparente o per bruciarla?
E si citano il destino dei ministri delle finanze Liberali John Turner e Paul Martin cui il destino non fu generoso.
C'e' poi chi sospetta che Trudeau l'abbia nominata per aver una “yes woman”.
Sara' non sara' lo sapremo presto perche' il ministro delle Finanze, mai popolare, e' il cane arcigno che deve dire no alle richeste dei deputati e dei ministri quando bussano a soldi per il loro collegi.
Nel frattempo Trudeau ha “prorogued” il Parlamento che in italiano non significa “prolungare la vita del parlamento” ma ha messo fine alla sessione mandando tutti a casa e tutti in bestia.
Durante i momenti bui della pandemia le opposizioni avevano dato mano libera a Trudeau.
Il governo “serrando” il parlamento ha posto fine tra l'altro alle commissioni che stavano esaminando lo scandalo di We che e' la spada di Damocle che pende su Trudeau.
La scusa del Pm e' che vorra' presentare un nuovo progranmma di governo col “throne speech”.
C'e' chi sospetta che il “throne speech” puo' essere il grimaldello per indire elezioni a sorpresa per uscire dalla condizione di minoranza.
Anche se le sorprese possono non essere quelle desiderate da Trudeau.