Il Palazzo “attacca” Rocco Commisso, “capolavoro” di insinuazioni e sottintesi

Rocco Commisso sotto attacco per aver sfidato il Palazzo del potere. La scusa per l’attacco e’ l’affare Vlahovic

  di Nicola Sparano

L'emigrante di ritorno, il calabrese va neutralizzato perche' si e' permesso di sfidare il sistema calcio, puntualizzando le cose che non vanno, definendo “motherfuckers” (farabutti) molti presidenti.

La campagna denigratoria contro Rocco Commisso e' iniziata con un fondo del Corriere della Sera di oggi, proprio mentre si sta finalizzando il passaggio di Vlahovic alla Juve.

L'editore del Corriere della Sera e' RCS MediaGroup (Rizzoli Corrire delle Sera spa), il 69 per cento delle azione e' di Urbano Cairo, proprietario del Torino e uomo forte del Palazzo del calcio.

L'articolo e'  capolavoro di giornalismo investigativo italian style, frutto di insinuazioni in cui fatti noti vengono presentati  selettivamente con sottintesi fortemente negativi per dar credito ai pregiudizi di chi scrive.

Ecco alcuni passaggi del pezzo.

“Il football americano di Commisso sembra un mix di cuore e ragione, passione e programmazione. Raccogli e salva. Ma per poi investire, non per tappare buchi”.

- Non viene specificato di quali buchi si tratti. La Fiorentina non ha debiti e oggi come oggi  vale 153 milioni di Euro.

“ Anche il nome del club è stato cambiato il mese scorso, senza troppa pubblicità: Acf Fiorentina spa è diventata srl”.

- Questa volta l'articolista si degna di aggiungere che in Serie A sono societa' srl anche Salernitana, Sassuolo, Spezia e Venezia.

- Il “capolavoro” delle insinuazioni e' il cosiddetto “mistero dei 4 miliardi”.

“Inutile chiedersi – scrive il quotidiamo di Milano - da dove provengano 4 miliardi guadagnati in un anno visto che nel 2020 Commisso era a 4,5 miliardi mentre nel 2021 sono diventati 8.4”.

  • E' noto che la Pandemia ha raddopiato i guadagni di tutti i ricchissimi del mondo.

  • I “raddoppi” di Bezos, Gates e Musk non vengono messi in discussione, ma sentite cosa scrivono su Commisso:

“Le classifiche dei ricchi vanno prese così, con un po' di invidia e senza fare troppe domande”.

  • Gli attacchi, proseguono ed ora sono piu' espliciti e diretti chiamando in causa l'azienda madre, Mediacom Communications Corporation.

Scrive il Corriere: “I conti del gruppo americano, che fornisce dati, servizi video e telefonici a 1,5 milioni di famiglie e imprese in 22 stati, sono pubblicati trimestralmente sul sito web. Ma sono per lo più comunicati stampa, opuscoli, nulla a che fare con i rendiconti finanziari effettivi. Quelli, a quanto pare, non sono né disponibili né contattabili”.

- Non vien detto esplicitamente che la Fioretina srl non e'  una compagnia pubblica presente in borsa. Quindi come ogni  nostro  affare personale non ha l’obbligo di rendere conto al Corriere della Sera che perlaltro non dice mai di aver cercato di intervistare Commisso.

- Si puntualizza pero' che tutte le società di Commisso hanno sede nel Delaware, stato americano che ha una regolamentazione tutt'altro che stringente in termini di trasparenza.

Nello Delawere hanno sede anche Roma, Milan e Venezia (club in mani americane) che hanno lo stesso indirizzo in Wilmington (1209 Orage Street) con un numero tetelefonico unico.

  • Oltre agli attacchi del Corriere, Commisso deve difendersi della tifoseria viola furiosa e contraria alla cessione di Vlahovic nostante il fatto, noto e stranoto, che il bomber se ne sarebbe andato, gratis, a fine contratto perche' altrove avrebbe giocato per molti milioni in piu' di quelli che gli avrebbe potuto dare Commisso.

Per concludere: gli attacchi a Commisso continueranno, putroppo. Coloro che sono stati definiti “farabutti” sono potenti, vedicativi e, diciamolo pure, razzisti con preconcetti particolari contro coloro che, dopo una vita di successo all'estero, osano tornare in Italia con la pretesa di poter migliorare un sistema non proprio stellare, come il calcio che sta affogando in un mare di debiti.

Il sistema calcio e' chiaramente in difficolta', la Pandemia ha esacerbato la situazione.

Attaccando Commisso e' come se si concentrassero su un alberello, invece che sulla foresta.

E' un modo per stornare l'attenzione sulla drammaticita' della situazione.

I problemi di base sono noti a tutti: troppe spese, salari altissimi a giocatori, percentuali assurde ai procuratori, troppi debiti, troppi inciuci, troppi dirigenti superflui in ogni club.

Non finira' a tarallucci e vino.

Ne vedremo ancora di belle, o di brutte, se il pallone tricolore fallisce la seconda qualificazione mondiale di fila.


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