Il pelo nell'uovo: Brava Italia, ma alla fine ci hai fatto soffrire

Per 44 esaltanti minuti abbiamo nascosto la palla al team numero uno al mondo, lo squadrone del Nordhal nero dell'Inter e al rosso e piagnone del City

La disperazione di De Bruyne dopo il gol del 2-0 di Insigne

La disperazione di De Bruyne dopo il gol del 2-0 di Insigne

di Nicola Sparano

"Vincere è la sola cosa che conta": la vita calcistica e non del compianto Boniperti e' racchiusa in questo aforisma.

L'aforisma e' una frase che condensa un principio specifico o un più generale sapere filosofico, morale e nel nostro caso sportivo.

Mancio ha fatto sua quella frase, modificandola in parte: “Vincere giocando bene e' la sola cosa che conta”.

Contro il Belgio gli Azzurri hanno vinto bene, ma potevano fare meglio.

Direte, ma cosa vuoi di piu': l'Italia e' tra le prime quattro dell'Europa.

Siamo bravi, su questo non ci piove.

Ma dovevano batterli alla grande, anullarli senza lasciare loro scuse o alibi.

Per 44 esaltanti minuti abbiamo nascosto la palla al team numero uno al mondo, lo squadrone del Nordhal nero dell'Inter e dell'asso rosso e piagnone del City.

Ecco, in quei 44 minuti i belgi erano infarinati e fritti, si dovevano soltanto finire a suon di gol.

Invece, invece, il “petite italien”, come i franciosi chiamano Verratti, accentrava il gioco, rallentandolo e privandolo del passaggio filtrante alla vai e segna.

Se non ci fosse stato lui, il petite italien, probabilmente il gioco azzurro avrebbe avuto piu' sbocchi e piu' varchi per andare al tiro.

Siamo nel campo delle supposizioni, e' vero, non ci sono controprove.

Ma e' anche vero che la palla l'avevano sempre gli azzurri (nel primo tempo 68 per cento in nostro favore, cifra inaudita per una squadra la cui filosofia del gioco e' stata sempre ad aspettare all'insegna di mordere e fuggire) e in quelle condizioni si doveva segnare di piu' per poi vivere tranquilli di rendita.

Invece, invece c'e' scappato il rigore quando Di Lorenzo ha sfiorato il piu' veloce e pericoloso dei belgi, tale Doku, e l'arbitro solveno ha ingigantito il fallo dando il rigore.

Lukaku ha trasformato approfittando di non essere piu' nella morsa di Chiellini e Bonucci (giganteschi entrambi) ed ha riaperto la gara.

La ripresa e' stata vissuta con il cuore in gola, dagli azzurri in campo, e da noi tutti in giro per la terra.

In un paio di occasioni Gigio ci ha messo una pezza, due volte ci e' andata bene.

Sarebbe stato un disastro se la ripresa avesse annullato il buono fatto nel primo tempo.

Ecco le mie pagelle stilate da lontano via tv.

Donnarumma (voto 7) e' stato superbo. Due paratone decisive all’inizio. Poi l’Italia prende il volo. Nel finale è prezioso in uscita.

Di Lorenzo (6) ha sudato parecchio, Doku è un peperino che viene premiato esageratamente col rigore. Ma nella ripresa lo frena meglio, anche se a fatica.

Bonucci (7) era in seconda battuta su Lukaku, nonostante un problemino al ginocchio quasi dall’inizio, tiene bene, anzi benissimo.

Chiellini (7.5) ha semplicemente annullato lo spauracchio Lukaku, dimostrando di essere il leader indiscusso della difesa e della squadra.

Spinazzola (7) salva su Lukaku il gol del possibile pareggio. Poi si fa male. Ed è un peccato. Dispiace davvero vederlo piangere, non lo meritava.

Barella (7.5) piccolo e letale: tocca a lui sbloccare la partita passando tra le gambe dei perticoni belgi prima di piazzare un diagonale celestiale per forza e precisione.

Jorginho (7) e' come il prezzemolo, si trova in tutte le zone ed in ogni minestra di gioco.

Verratti (6) ce la mette tutta, anche troppa nella circostanza del giallo, la sua ammonizione e' come una spada di Damocle che per fortuna resta appesa al soffitto. Non e' lucido, ne' decisivo.

Chiesa (6.5) nel primo tempo prova a pungere, ma avanza con la testa bassa e tira in porta troppo precipitosamente. Nella ripresa contribuisce alla resistenza.

Immobile (5.5) serata storta per lui, sbaglia tutto ed il contrario di tutto.

Insigne (7.5) s'e' svegliato al momento opportuno. Grande gol col suo marchio di fabbrica “O tir a ggir”, il tiro a giro. Dopo prove sottotono il suo grande talento e' tornato al momento opportuno.

Mancini (7.5) con i suoi uomini e i suoi schemi ha messo sotto anche il temibile Belgio. Per lui, e per noi, e' la quinta vittoria.

Me mancano altre due.

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