Il pesce e’ autoservito

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di Nicola Sparano

Anche quando te lo aspetti a volta capita che ci caschi.

Questa mattina, prima di andare dalla sola persona cui permetto di infilare il dito nel mio costato (si fa per dire, il controllo avviene laddove non batte il sole), mi sono sentito dire:

“Sei giovane, magro e di notte non devi alzarti piu' di due volte per omaggiare la tazza”.

A botta calda ci sono cascato, perche' io ai miracoli ci credo da quando Pablito rifilo' due pere ai brasiliani nella terra dei tori e Zizu inzucco' Matrix nella citta' del muro.

Poi, guardadomi allo specchio, ho capito che mi avevano rifilato un bel cefalo, o forse era una trota.

Il pesciaiolo era il tizio dall'altra parte dello specchio, anziano, cicciotello e con la prostata in disordine.

Vi giuro che non mi sono incazzato con me medesimo di persona.

Anche perche' sono convinto che ridere di se stessi riduce lo stress, porta allegria e fa campare meglio e piu' a lungo. Alla faccia del fetentissimo coso curioso che ci ha rubato un anno e non si ferma.

Buona Pasqua a tutti.

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