La pandemia e’ una manna per i supericchi

 Nei primi 2 anni di Covid i 10 uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i loro patrimoni, passati da 700 a 1.500 miliardi di dollari, cioe' 15.000 dollari al secondo.

di Odoardo Di Santo

Sono noti i numeri della pandemia che ci vengno spiattellati tutti i giorni.

Cinque milioni 540 mila sono i morti nel mondo dall’inizio della pandemia .

In Canada abbiamo avuto 2800.000 casi e 31 mila decessi, in Ontario 957.000 casi e 10.650 morti.Una ecatombe.

Anche a causa della incompetenza dei governi abbiamo assistito allibiti a tante morti crudeli evitabili nella case di lunga degenza.

Abbiamo assistito a mancanza di interventi  governativi tempestivi, a misure prese con rirardo, a contradizioni  e   decisioni contrastanti.

Abbiamo assistito a un profulio di dichiarazioni di personaggi con e senza qualifiche che ci hanno inondato  di opinioni  e di fake news

Siamo terrorizzati, complici anche le varianti che ci ricordano gli untori durante la peste di Milano nel 1626.

Da un lato ci sono le vittime, i morti e gli  infetti che affollano gli ospedali,ci sono gli operatori sanitari, medici, infermiere ed altro personale    che un giorno vengono dichiarati eroi per l’indefessa, generosa  dedizione al lavoro che fanno rischiando la vita .

Ne sono testimoni  i tanti sanitari morti per covid.

Ci sono le vittime che non  appaiono sui giornali, colpiti dalla crisi economica   e dai ricorrenti lockdown che li hanno privati del lavoro .

Ci sono operatori economici specialmente nel settore dei servizi  come ristoranti e detaglianti che sono allo stremo.

Ogni giorno leggiamo  che molti non ce la fanno piu' e sono  costretti a chiudere bottega,  in molti casi triste e  doloroso  epilogo, dopo una vita  di lavoro e di sacrifici.

Ci siamo poi noi , la gran maggioranza di cittadini vaccinati come pure molti che hanno legittime domande  sul vaccino a causa delle loro condizioni personali .

Ci sono infine i “no vax” che sui social diffondono fake news  talora con balorde  minacce a medici, a personale  sanitario ed a pubblici ufficiali che dovrebbero essere ringraziati perche'  aiutano a salvare  vite umane.

Ci sono poi molti per i quali  Covid 19 e la pandemia sono venuti come la manna dal cielo.

Non solo  colossi farmaceutici e delle biotecnologie vecchi e nuovi  che  producono quei vaccini salva vite umane,  accrescendo allo stesso tempo anche le proprie fortune.

E così, accanto al virus del Covid, l’altro  virus storico delle disuguaglianze, parto dell’economia capitalistica sfrenata ha ripreso a galoppare dopo il 2020.

La Oxfam, la confederazione internazionale di Ong impegnata nella lotta alle disuguaglianze ci ha dato le statistiche.

Nei primi 2 anni di pandemia i 10 uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i loro patrimoni, passati da 700 a 1.500 miliardi di dollari, cioe' 15.000 dollari al secondo.

Nello stesso periodo  a causa della pandemia  163 milioni di persone siano cadute in povertà ( cioè hanno un rediito di  meno di 5,50 dollari al giorno) rispetto al periodo precendente  la  pandemia.

E le previsioni non sono confortanti, perche'  se si seguita con l’andazzo presente senza   radicali interventi, i nuovi poveri  possibilmente si troveranno nella situazione pre pandemnmia   non prima del 2030.

Persino il World Economic Forum di Davos che ogni anno riunisce a Davos in Svizzera  le elite  dell’economia mondiale cioe' quelli che si arricchiscono sempre piu',raccontandoci ipocritamente quanto siano afflitti dalle disuguaglianze che esistono nel mondo e come il loro cuore pianga per i poveri e gli  “ultimi”che quasi certamente non hanno mai visto.

Peccato che il  cuore non parli anche al loro portafogli.   

 Il rapporto pubblicato  oggi “La pandemia della disuguaglianza” ci dice  cosa capitava ai ricchi mentre il mondo contava i morti di Covid.

Dall’inizio di Covid-19, ogni 26 ore un nuovo miliardario si è unito ad  oltre 2.600 super-ricchi  le cui fortune sono aumentate di ben 5 mila miliardi di dollari  tra marzo 2020 e novembre 2021.

Tra essi troviamo i alcuni produttori di vaccini, di cui Oxfam  già a luglio 2021 aveva parlato di “The great vaccine robbery”.

 Il monopolio dei vaccini   di Pfizer, Biontech e Moderna hanno permesso loro di realizzare utili per 1.000 dollari al secondo e hanno creato 5 nuove realtà miliardarie.

 La disuguaglianza sta però contribuendo a prolungare il corso della pandemia,perche' i vaccini sono stati venduti prioritariamente ai paesi piu' ricchi,con conseguenze avverse per troppi.

Il settore farmaceutico  ha beneficiato della crisi perche' fondamentale nella lotta alla pandemia, ma succube alla logica del profitto e restio alla sospensione temporanea dei brevetti e alla condivisione di know-how e tecnologie necessarie per aumentare la produzione di vaccini Covid e salvare vite anche nei paesi  più vulnerabili del pianeta in deroga alle norme sulla proprietà intellettuale. 

Solo meno dell'1% dei loro vaccini ha raggiunto le persone nei Paesi a basso reddito. 

La percentuale di persone con Covid-19 che muore a causa del virus in questi Paesi è circa il doppio di quella dei Paesi ricchi.

Fino ad oggi appena il 4,81% della loro popolazione è stato vaccinato. 

Accade che   Pfizer/Biontech e Moderna fanno pagare una dose fino a 24 volte il suo costo di produzione.

Sempre  secondo Oxfam basterebbero una deroga al Wto e un’iniezione finanziaria che potrebbe costare meno di 10 miliardi di dollari.

Tutto questo sarebbe facile.

Un niente ad esempio per uno come Jeff Bezos, il padrone  di Amazon, che nei primi 21 mesi della pandemia da solo ha accumulato un   patrimonio di oltre 81,5 miliardi di dollari, pari al costo completo stimato della vaccinazione (due dosi e booster) per l’intera popolazione mondiale. 

Già in questo momento i 10 super-ricchi detengono una ricchezza sei volte superiore al patrimonio del 40% del resto della popolazione.

“La disuguaglianza non è una fatalità, ma il risultato di precise scelte politiche – ha dichiarato Gabriela Bucher, direttrice di Oxfam International che ha  riproposto l’idea di una tassa sui più ricchi -. Non è mai stato così importante intervenire sulle sempre più marcate ingiustizie e iniquità. La conseguenza è che la mancanza di accesso ai vaccini sta ampliando ancor più il divario fra Paesi ricchi e poveri e finisce col ritardare la ripresa globale”.

Il rapporto  spiega  che “Il virus della disuguaglianza colpisce in particolar modo anche le donne che, oltre ad aver perso complessivamente 800 miliardi di dollari di redditi nel 2020 (un ammontare superiore al Pil combinato di 98 Paesi), devono far fronte a un aumento significativo del lavoro di cura non retribuito, che ancora oggi ricade prevalentemente su di loro.

Mentre l'occupazione maschile dà segnali di ripresa, si stimano per il 2021 13 milioni di donne occupate in meno rispetto al 2019.

“Le banche centrali hanno pompato miliardi di dollari nei mercati finanziari per salvare l’economia, ma gran parte di queste risorse sono finite nelle tasche dei miliardari che cavalcano il boom del mercato azionario” conclude Bucher.

 


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