Ne’ pasta, ne’ pallone ma tanti… chiari di luna
Foto da Punta Cana
Due settimane all inclusiv al mare dei Caraibi, sulla spiaggia spopola il tanga e tanti incontri ravvicinati interessanti
di Nicola Sparano
Spaghetti stracotti, niente partite della Serie A. La pasta era immangiabile, in camera soltanto calcio calcio spagnolo, turco ed arabo. Nel bar sport, invece, era disponibile il calcio di tutto il mondo, eccetto quello italiano definito “noioso, poco spettacolare” e senza richieste. Neanche la finale della Supercoppa tra Inter e Napoli si e’ vista.
Sono le uniche imperfezioni di una vacanza all inclusiv ai Caraibi caratterizzata da alcuni incontri ravvicinati, ma strettamente platonici, con il gentil sesso il cui lato b era come due mezze lune convergenti, divise da un filo preso in prestito dalla rete dei ragni. In spiaggia niente topless, ma bikini di tutti i colori e grandezze (dovrei dire piccolezze, ma si puo’?) ideati apposta per evidenziare le forme del cosiddetto fondo schiena. Il sedere femminile - l’ho scoperto googlando in rete - può presentare diverse forme e contorni, ma i tipi più comuni sono tre: a pera, a mela e a mandorla. Il sedere a pera è caratterizzato da una forma più tondeggiante nella parte bassa e un’ampiezza maggiore rispetto alla parte superiore. Il sedere a mela, invece, ha una forma più piatta sulla parte superiore e tondeggiante sulla parte inferiore. Infine, il sedere a mandorla è una via di mezzo tra i due, con una forma più stretta sulla parte superiore e tondeggiante sulla parte inferiore.
Per la verita’ a me e’ sembrato che tutti i tipi di fondo schiena fossero come le fasi decrescenti della luna sia nella forma che nella sostanza. I bikini sono stati inventati a… miracol mostrare (copyright divin poeta) ma hanno un handicap. La sabbia, infatti, si infila in ogni varco irritando la pelle. Ma il prezzo da pagare e’ esiguo rispetto al sentirsi giovani, belle, desiderabili e, perche’ no, provocanti.
A proposito, la spiaggia e’, come dire?, ... asessuata, nel senso che non e’ presente alcuna attrazione sessuale come dimostrano i giovanotti e le giovanotte che si ignorano a vicenda quando si incrociano in acqua o quando si offrono al sole su lettini distanti un palmo.
“E’ la gioventu’ moderna, rifletto. Hanno azzerato la scoperta del sesso: è tutto disponibile online. Non esiste piu’ l’arte del flirt che si esprime con dolci sorrisi, sospiri struggenti e sguardi appasionati. Chiaramente si e’ perso anche lo “struscio”, la passeggiata domenicale punto di incontro volante di una gioventu’ cresciuta quando appena sgarravi si prendevano legnate di santa ragione dai genitori.
Fortunatamente in questa vacanza ci sono stati anche incontri veri e propri con personaggi molto intefressanti, pronti a raccontare aspetti delle loro vite che non svelerebbero se non si fosse tra sconosciuti che non si vedranno piu’. E’ capitato anche a voi nei lunghi voli dall’Italia, o no?
Alcuni testa-a-testa piu’ interessanti della vacanza li ho avuti: con un medico chirurgo dell’Honduras sfuggito per un pelo ai terroristi del suo paese, il cui unico figlio di 22 anni, marinaio nella US Navy mori’ in circostanze mai chiarite nella camerata della sua base; con un compatriota del serbo Djokovic prima del match con l’amergente pel di carota italiano Sinner; con cinque sorelle nate una dietro l’altra nel Nord Dakota da genitori – lui siculo e lei irlandese – che poi hanno avuto quattro maschi di fila; con una tartaruga con la quale ho nuotato per qualche attimo; con Filomena di Brooklyn che avrei potuto denunciare per….sexual harassment.
IL CHIRURGO SFUGGITO AI TERRORISTI
Rolando, medico chirurgo dell’Honduras, lo incontro mentre si cena, lui si alza dal suo tavolo per prendere il sale dal mio e noto che zoppica vistosamente. Tra un boccone di red snapper e un altro discorriamo in inglese, il suo piu’ accentato del mio. “Sono caduto dal tetto di casa dove ero andato stupidamente a spalare la neve. Mi sono rotto una gamba, poteva andare peggio ma e’ stato niente in confronto dell’altra grande tragedia della mia vita, la morte di mio figlio a 22 anni. Rolando racconta che e’ scappato dal Nicaragua dopo la laurea perche’ i ribelli del movimento Sadinista volevano reclutarlo per curare i loro feriti nella giungla. Il giovane medico emigra a Miami dove pero’ la sua laurea non vale un tubo. La sua e’ la tipica trafila dei laureati venuti da fuori finche’ non fa i dovuti corsi e diventa dottore anche in America. Si stabilisce trasferisce con moglie e due figli nel Maine, stato a nord degli Usa, al confine con il Quebec. Nove anni fa il figlio di 22 anni, Rolando Jr., muore improvvisamente nella camerata dall’accademia navale e quella morte resta inspiegata. ”E’ la prima vacanza da quella tragedia, mia moglie si sta appena riprendendo dalla depressione che l’aveva portato sull’orlo del suicidio”, aggiunge il chirurgo.
UN “OMBFRELLO” IN TRE SET
Boris e’ un serbo residente di Oakville in vacanza per 5 settimane con la moglie Natascia che a maggio portera’ per un mese in Sicilia. “Andiamo a Palermo, poi giriamo l’isola in lungo ed in largo” mi informa mentre gustiamo un Averna. “Stasera – dice ancora – in Australia ci sara’ la semifinale Serbia-Italia che certamente vedra’ Djokovic battere Sinner”. Finisce, come sapete, tre set ad uno per il rossocrinuto italiano.
Il giorno dopo cerco in piscina l’amico fritz serbo. Lo guardo, non parlo, ma gli mostro tre dita della mano destra ed uno con la sinistra. Poi gli faccio il gesto dell’ombrello, come quello nella foto di Albertone Sordi nel film I Vitelloni .
QUATTRO FRATELLI DOPO CINQUE SORELLE
Al ristorante giapponese siamo seduti in 12, 4 per i tre lati di fronte al cuoco che tutto e’ fuorche’ figlio del Sol Levante essendo parecchio… abbronzato (copright Berlusconi). Tra i miei compagni di merenda (si fa per dire) c’e’ una signora sulla sessantina e tre delle sue quattro sorelle nate nel Sud Dakota da padre siculo e madre Irish. Agnes racconta che il padre siciliano sperava che la moglie irlandese gli desse un erede masculo. Invece nacquero cinque femmine di fila. Al sesto tentativo arriva finalmente un picciotello, poi altri tre. “I am on the roll, let’s do it again” avrebbe detto l’infaticabile picciotto trovando pero’ la porta chiusa dalla mugghieri che, dopo la maratona di 9 figli gli disse: “Enough is enough”.
IL BACIO DI FILOMENA
Dopo cena si va al bar chi per il digestivo, chi per fare il pieno. Una vacanziera sulla quarantina, belloccia ma formosetta, prova ad attaccare bottone con ogni cristiano maschio che le capita a tiro. Mentre tracanna Mojiti (rum con menta e lime), tra una risatina ed un’altra, fa sapere a tutti che viene da Brooklyn, di essere single e di chiamarsi Mena. “Mena like Filomena?” le chiedo. “Are you Italian, yes?” strilla la nuovayorchese che si alza, si avvicina e dice di volermi baciare perche’ sostiene che quando due italiani si incontrano all’estero devono salutarsi con due kiss, uno a destra, l’altro a sinistra del volto. Io porgo la guancia. Lei ha un’altra idea ed il kiss arriva a bocca aperta sulla labbra. “E’ mbriaca” chiarisco alla mia signora che intanto mi aveva rifilato un calcio allo stinco ed una gomitata al costato.
LA TARTARUGA ED IL ROMPIBALLE
Com’e’ l’acqua…? Chiede un tizio arrivato secondo sulla spiaggia.
Il primo ero stato io, alle otto, quanto tutti gli altri erano alla prese con la prima abbuffata quotidiana.
“Bagnata, salata e c’e’ anche la tartaruga”, mugugno irritato per l’intrusione nel mio spazio privato.
- Una tartaruga, e’ grande? si allarma il tizio.
+ Come mezza porta di calcio, ma ha la testa piccola e gialla”.
- E’ pericolosa? Domanda il cacasotto.
+ Si avventa solo su chi fa troppe stupide domande, rispondo, ed il cretinotto scappa via lasciandomi godere la nuotata in solitudine.