Pharmacare e’ finalmente legge
E’ il primo passo verso il programma di assistenza sanitaria universale voluto dall’Ndp
Justin Trudeau e Jagmeet Singh si congratulano a vicenda per l’accordo su Pharmacare
di Odoardo Di Santo
Tanto tuonò …..che piovve.
Il primo marzo era la data ultima data da Jagmeet Singh leader dell’NDP a Trudeau per presentare la legge per istituire il Pharmacare cioè il programma di assistenza nazionale farmaceutica per rendere le medicine parte del medicare cioè dell’assistenza medica pubblica come in altri paesi.
Trudeau pensava di farla franca come gli altri governi liberali del passato da Chretien nel 1997 a Martin nel 2004 quando avevano promesso il pharmacare per scordarsene subito dopo le elezioni.
Anche Trudeau ci aveva provato promettendo il pharmacare nel 2015 . E ci stava provando anche adesso.
Senonche’ con due governi di minoranza non aveva il lusso di poter fare il furbo.
Nel 2022 Il Partito Liberale non avendo ottenuto la maggioranza dei seggi, ha firmato un accordo parlamentare in cui l’NDP ha promesso di appoggiare la legislazione del governo in cambio di riforme prioritarie tra cui l’assistenza dentistica e farmaceutica che non fanno parte del medicare e la legislazione anti scab (anti crumiri) per proteggere i diritti di sciopero dei lavoratori .
C’è voluta la determinazione e la perseveranza dell’NDP per dare un chiaro messaggio a Trudeau.
“O presenti la legge entro il primo marzo o l’accordo parlamentare è revocato” aveva dichiarato Jagmeet Singh.
La posizione dell’NDP era stata ratificata dalla convenzione del partito.
Trudeau sta passando un periodo opaco di crescente impopolarità con i sondaggi che danno costantemente i conservatori avanti ai liberali .
Trudeau ha capito che era finito il tempo dei giochetti ed ha capitolato, per salvare la pelle, anche se fino alla fine aveva cercato il trucco per fare una riforma fasulla e vuota evitando di impegnare nella legge i fondi necessari.
Jagmeet Singh non mollato ed una settimana prima della deadline Trudeau ha accettato di presentare la legge la prossima settimana con l’impegno dei fondi.
Non sarà il piano universale richiesto dall’NDP ma è il primo passo che copre una vasta gamma di medicine per il diabete e per la contraccezione, con l’impegno di continuare a ”progredire verso un piano universale nazione di pharmacare con l’approvazione del Canada Pharmacare Act”.
“Questo e` un passo coraggioso. Un fatto storico” ha dichiarato Jagmeet Singh ed ha assicurato che la legge entrerà’ in vigore subito, prima delle elezioni.
Secondo Statistics Canada nel 2021 il 21 per cento dei canadesi non aveva nessuna assicurazione per coprire i costi delle medicine ed il 17 per cento dei canadesi dichiarava di rinviare di prendere dosi di medicine a causa dell’alto costo.
Questi sono i canadesi che finalmente avranno la possibilità di curarsi, per i quali la salute diventa un diritto.
La presidente del Labour Congress Bea Bruske ed il Council of Canadians hanno celebrato l’approvazione del raggiunto accordo.
Naturalmente ci sono gli scontenti, da sempre contrari alle riforme sociali.
Non potendo negare la realtà di milioni di canadesi che finalmente potranno curarsi avanzano critiche ciniche e scuse surreali come il leader dei Conservatori Pierre Polievre che nel suo mondo vede la maggioranza dei canadesi che hanno il pharmacare con i contratti di lavoro o attraverso i servizi sociali.
O peggio la Camera di Commercio che e’ molto preoccupata che il Pharmacare non rispetterà la responsabilità fiscale e naturalmente e sara’ un piano che copre meno e crea una imponente burocrazia.