Toronto, la carica dei…50
Molti personaggi noti ambiscono a diventare sindaco. La scelta in termini generali sara’ tra posizioni progressiste e conservatrici.
di Odoardo Di Santo
Il 26 giugno a Toronto voteremo nelle elezioni suppletive per eleggere il sindaco della citta’ per il resto della legislatura 2022-2026 a seguito delle brusche dimissioni il 16 febbraio scorso del Sindaco Joh Tory, ex leader del partito conservatore dell’Ontario che era stato rieletto lo scorso ottobre.
Le repentine dimissioni sono avvenute a seguito di uno scandalo per una relazione adulterina di John Tory con una impiegata del suo ufficio.
Il sistema elettorale comunale in Ontario da a tutti i cittadini il diritto di concorrere senza affiliazione ai partiti politici come nei parlamenti provinciali ed in quello federale.
Il sistema riflette un principio egalitario apprezzabile che ebbe origine nella societa` rurale ottocentesca delle piccole comunita’ dell’Ontario dove i cittadini avevano comune conoscenza e potevano valutare facilmente i candidati.
In una metropoli come Toronto e nelle grandi citta`,il sistema crea notevoli difficolta` per gli elettori che si trovano a votare un candidato in una scheda lunga come un elenco telefonico.
Ma crea difficolta’ anche per i candidati stessi che hanno il compito insormontabile ed impossibile di far pervenire personalmente il loro messaggio a tutti gli elettori.
Finora sono oltre 50 i potenziali candidati alla carica di sindaco .
Altri candidati potrebbero aggiungersi avendo tempo per registrarsi fino al 12 maggio prossimo.
Alcuni nomi di candidati sono noti per essere personalita` con pubblico profilo o perche` eletti come i consiglieri Anthony Perruzza , Josh Matlow ,gli ex consiglieri Giorgio Mammoliti, Rob Davis e l’ex consigliere ed ex deputato federale Olivia Chow, il deputato provinciale liberale Mitzie Hunter,nonche` l’ex deputato federale liberale Celina Caesar-Chavennes , l’ex capo della polizia Mark Saunders, il primo capo negro della polizia che concorse alle scorse elezioni provinciali per il partito conservatore. Concorre di nuovo Chloe Brown.
Tra gli alleati e sostenitori dell’ex sindaco si sono registrati il consigliere Brad Bradford sostenuto dai conservatori che ha dichiarato di voler continuare il lavoro di Tory e l’ex consigliere Ana Bailão che e’ stata vice sindaco alleata e sostenitrice di John Tory ora cerca di prendere le distanze dichiarandosi “ middle of the road” .
Bailao voto’ per la privatizzazione della raccolta dei rifiuti ad est di Yonge Street come pure per lo strampalato programma di John Tory di spendere $1 miliardo e due cento milioni per le 22 Smart Track Stations per risolvere il problema del traffico cittadino, un totale un totale fallimento.
Fu messa da John Tory nel Housing Committee con “advocate” per contribuire a risolvere la crisi edilizia della citta’ e favorire la costruzione di abitazioni accessibili.
Il costo delle abitazioni e la crisi degli alloggi accessibili e’ piu’ grave che mai.
Josh Matlow e’ il consigliere comunale con alto profilo che si e’ battuto contro Rob Ford e John Tory ultimamente contro il progetto di ricostruire un tratto di Gardiner Expressway al costo di un miliardo,opera ritenuta inutile e costosa al tempo in cui la citta` ha un deficit di bilancio di $ 1 miliardo e 500 milioni.
Tra gli altri concorrenti ci sono nomi ignoti di cui si sa poco o nulla e che dopo le elezioni finiranno nella isti di” quelli che hanno anche concorso”.
L’urbanista Gil Penalosa , credibile candidato che si piazzo’ secondo alle scorse elezioni ha rinunciato a concorrere dichiarando di appoggiare Olivia Chow perche- ha dichiarato-” ha esperienza, valori e senso di rendere la nostra citta’ pi’ inclusiva. Il sindaco puo’ fare una grande differenza in una citta’.Per me la scelta non potrebbe essere piu’ chiara.Olivia e’ la persona giusta per apportare cambiamenti positivi, progressisti, alla nostra citta, rendendola vivibile per tutti.”
Olivia Chow si e` registrata all’inizio della scorsa settimana e come candidato di alto profilo
emerge come il campione progressista di cui Toronto ha bisogno ”per creare una citta’ piu’ sicura, piu’ accessibile a tutti e dove tutti si sentono parte”.
Originariamente immigrata negli anni settanta da Hong Kong Olivia Chou e’ stata consigliere comunale per 14 anni e membro del Parlamento federale. .
Sono note le sue battaglie a favore degli asili infantili pubblici, come in Italia e a favore delle cooperative edilizie a fianco del defunto marito e popolare leader dell’NDP Jack Layton.
Siamo per ora alle prime battute della campagna elettorale che si concludera’ fra due mesi e le elezioni suppletive non sono ancora un tema che riscalda gli elettori.
I candidati cominciano a muoversi per farsi notare e ci inondano a ritmo crescente con dichiarazioni e annunci programmatici talora abbelliti e in contrasto con posizioni e voti espressi quando magari erano consiglieri e non avevano maturato ambizioni per la massima carica della citta`.
Come insegna l’esperienza, stando ai sondaggi che vengono rilasciati quotidianamente,fino alla vigilia delle elezioni, in fine emergera’ un piccolo gruppo di candidati tra cui sara’ eletto il sindaco.
In Toronto la scelta in termini generali sara’ tra posizioni progressiste e conservatrici.
Molti elettori sono ancora indecisi quindi i sondaggi per ora sono solo indicativi e frutto di prime impressioni anche perche’ i programmi dei candidati non sono ancora del tutto noti.
Secondo il sondaggio odierno di Forum riportato dal Toronto Star, su 1022 intervistati Olivia Chou ha il supporto del 22 per cento di elettori seguita da Josh Matlow con il 10 per cento e dall’ex capo della polizia Mark Saunders al nove per cento.
Ana Bailao segue con il sette percento e la MPP Mitzie Hunter ed il consigliere Brad Bradford con il cinque per cento.
Il 30 per cento dei rispondenti si sono dichiarati indecisi.
Lo stesso sondaggio rivela che il 30 percento della popolazione di Toronto e’ contraria la piano annunciato senza alcuna consultazione da Doug Ford di demolire Ontario Science Centre e di convertire l’ Ontario Place dandolo in affitto per 99 anni ai privati ,una pacchia per i soliti amici.
Il piano di Doug Ford e’ divenuto un tema caldo della campagna elettorale sollevando obiezioni e proteste da parte di un numero crescente di cittadini e di organizzazioni comunitarie.
Anche alcuni candidati hanno preso posizione,per ora..
Josh Matlow ed Olivia Chou hanno dichiarato che Ontario Science Centre deve restare dove e’ , nell’East end e si sono dichiarati contrari alla demolizione.
Contrari si sono dichiara ti anche Mitzie Hunter,Anthony Furey e Anthony Perruzza.
Ana Bailao che aveva proposto di costruire 5000 case sul sito di Ontario Science Centre ,vista la reazione generale ora fa marcia indietro e suggerisce consultazioni per decidere il destino del Centro. A favore del progetto l’ex capo della polizia Mark Saunders.
Nelle prossime settimane quando saranno noti i programmi dei candidati, gli elettori avranno un quadro piu’ chiaro per eleggere il sindaco che dia nuovo impulso a Toronto per invertire il decadimento cui abbiamo assistito negli ultimi anni.
Toronto puo` e deve tornare ad essere la citta’ con la invidiabile qualita’ della vita conosciuta, sicura,pulita,inclusiva con case accessibili a tutti, con TTC e trasporti pubblici sicuri,con servizi sociali e sanitari superiori.
In una parola Toronto deve tornare ad essere la citta’ dove tutti ci sentiamo a casa, a nostro agio come l’abbiamo conosciuta nel passato.