Uno di coloro che hanno fatto piangere la Fiorentina in Grecia nel 2010 resto’ in mutande a Toronto…ecco come ando’ quella volta
Toronto, 25 maggio 2010 – Per aver battuto la Juventus fini' in mutande, letteralmente.
Stevan Jovetic concesse ai tifosi della Fiorentina presenti al Rogers Stadium di Toronto, maglietta e pantaloncini e a stento salvo' la…. modestia dalla grinfie della fans viola.
Quella sera, sulla trappola spezzacaviglie del terreno sintetico, bianconeri e viola non tirarono a campare benche' si trattasse di una amichevole.
Il campionato era finito da un decina di giorni, la Juve l'aveva chiuso al 7mo posto, la Fiorentina all'11mo. Sulla panchina bianconera c'era Alberto Zaccheroni nelle vesti di traghettatore dopo l'esonero di Ciro Ferrara. Antonio Conte sarebbe arrivato nel 2011.
Cesare Prandelli, boss della truppa viola, manda in campo soltanto due titolari il poriere Frey e il mediano Marchionni, e prova il 20enne Jovetic.
Era una partita-esibizione, un match tanto per fare cassa, ma l'amichevole si incarogni' subito.
Tra le due squadra non c'era mai stato buon sangue. E quando la Juve uso' soldi e prestigio per strappare ai viola il loro Divin Codino (Roberto Baggio) le cose peggiorarono.
La rivalita' italiana per quella sera si trasferi' a Toronto, sugli spalti oltre ventimila spettatori, la maggior parte juventini.
Si comincia e si fa male un certo Brandao (un brasiliano preso dalla Juve del quale si sono perse le tracce) che esce in barella, poi lo stesso capita al viola Babacar.
Il gol di Jovetic, giunto al 17' e' una sberla da trenta metri schizzata come un sasso piatto sull'erba che non e' erba.
A questo punto la Juve deve, dovrebbe, attaccare, ma Del Piero entra al 63' (standing ovation per lui), Trezeguet resta in panchina e Zaccheroni non sa che pesci prendere.
Alla fine mentre la folla bianconera sfolla delusa, i tifosi viola si scatenano nella caccia al souvenir e Jovetic resta in mutande.
*Nella foto, Stevan Jovetic nudo, o quasi, ma felice dopo il match con la Juve; Lucky Raso cosegna un trofeo a Del Piero.
(Foto -Tony Pavia dalla prima edizione del libro Obiettivo sulla Comunita')