Virus e Ucraina, il pubblico bombardato da...eccessiva presenza di parole
Ogni giorno subiamo notizie a getto continuo e non sono buone novelle
di Odoardo Di Santo
Il Covid 19 ci tiene sotto tiro da due anni.
Gli esperti ci offrono pareri discordi.
I politici ansiosi di essere rieletti guardano al calendario delle elezioni piu' che al decorso del virus.
Un giorno ci rassicurano che stiamo tornando alla “normalita'” salvo poi a dirci che e' arrivata la sesta ondata con una nuova variante.
L’ansia generale e' incessante e palpabile perche' dopo due anni non ne possiamo piu'.
Non sappiamo a che santo votarci.
Ne' ci aiuta l’esperienza della storia.
Giambattista Vico, filosofo italiano del 18.mo secolo scrisse : “I principi di scienza nuova” in cui elaboro' la teoria dei “corsi e ricorsi della storia”.
Vico sosteneva che nella storia dell’umanita' certi avvenimenti si ripetono per un preciso disegno della divina provvidenza.
Secondo Vico l’umanita' vive tre cicli: il Divino, l’Eroico e l’Umano.
Noi attraversiamo il ciclo umano che da Vico era considerato il più evoluto, perche' la società sarebbe dominata dalla ragione con uguaglianza tra gli uomini. I
Il risultato sarebbe monarchia assoluta o democrazia.
Nel mondo occidentale c’e' la democrazia e anche le monarchie resistenti non sono autocratiche.
La teoria di Vico viene ripetuta e secondo le tesi che si vogliono dimostrare si fa riferimento alle guerre, alle pestilenze, ai genocidi, alle catastofi naturali e chi piu' ne ha piu' ne metta.
Modestamente oggi non saprei che trattato scriverebbe Vico.
Certamente avrebbe l’impossibile ingrata impresa di sostenere che stiamo vivendo il ciclo “Umano” cioe' il piu' evoluto.
Da due anni siamo stati sequestrati tra lockdown e restrizioni a causa del Covid 19 e delle ricorrenti varianti.
Come se non bastasse ecco la Ucraina, terra infelice da secoli: nel 1991 era uscita dalle grinfie sovietica che era crollata per implosione.
Dal 2014 si trova in stato di guerra civile a causa delle controversie interne nelle regioni orientali del Dobass dove per secoli sono convissute popolazioni ucraine e russe.
Putin nel 2014 invase ed occupo' la Crimea approfittando della debolezza dell’Ucraina.
Lo scorso febbraio lo “zar” dopo aver spudoratamente ripetuto che non aveva intenzioni ostili ha invaso la nazione sul Mar Nero ed ha scatenato l’inferno, martoriando la popolazione civile, che con barbaro cinismo viene bombardata quotidianamente.
Piu' di quattro di milioni di poveracci sono stati costretti a fuggire verso l’Europa, lasciando dietro tutto, eccetto meno i patrioti rimasti a combattere l’invasore.
Il battage propangandistico e' assordante.
In Russia il problema non esiste perche' Putin ha spento tutte le voci libere e quindi i russi sentono solo la sua musica.
In occidente basta aprire qualsiasi TV uffiaciale (main stream) per essere sommersi da uno tsumani contro Putin il quale pero' fino a ieri non era il diavolo.
Anzi con lui si facevano fior di affari.
Ma non piu’ ora.
Lo sbandierano tutti a cominciare dal “Gaffeur in chief” Joe Biden, in America familiarmente chiamato “Sleepy Joe” che guida la crociata.
La Russia ha invaso l’Ucraina e commette ogni giorno atti barbarici ingiusitificabili.
Gli americani vogliono sconfiggere Putin e inviano armi, seppur con moderazione, e mezzi di difesa e offesa agli ucraini che hanno dimostrato di essere un popolo eroico che si batte per la propria indipendenza e sopravvivenza.
Nel frattempo l’America e gli altri alleati hanno imposto alla Russia sanzioni soffocanti per costringere Putin alla resa.
Sanzioni pesanti ma con distinguo ed un occhio di riguardo.
La Germania e l’Italia importano petrolio e gas dalla Russia.
I tedeschi e gli italiani non possono morire di freddo per non parlare dell’economia dei due paesi, ergo per loro l’embargo e’ flessibile.
Biden, intanto, ha chiesto ai paesi alleati di aumentare al due percento del prodotto interno lordo il contributo alla Nato.
Piu' fondi alla Nato significa dilatare le spese militari che servono per difendersi ma anche per uccidere.
Oltre, naturalmente, agli incalcolabili profitti dei fabbricanti di armi.
Vogliono armarsi, invece di ridurre le armi e cercare la pace, ignorando le voci ragionevoli di chi, come papa Francesco, predica contro la barbarie della guerra.
E quale barbarie.
Tutti parlano di diplomazia e cercano finora invano di trovare una soluzione per uscire dalla guerra, aggrappandosi ai piu' flebili segnali di apertura di Putin regolarmente smentiti dagli incessanti bombardamenti.
Putin ha imposto sulla Russia una dittatura ferrea e le sue ripetute menzogne non lo rendono credibile.
Ha iniziato l’invasione pensando di chiudere la partita in poco tempo.
Ora che pare vada male, minaccia di usare le armi atomiche come ha ripetuto anche ieri il Ministro degli esteri Lavrov.
Siamo alla follia.
Come puo' pensare Putin che l’America non rispondera’ allo stesso modo?
In tutto questo putiferio, intanto, i bombardamenti distruggono citta' come Marioupol, rasa al suolo.
Bombardati ospedali e strutture sanitarie, muoiono in tanti, anche bambini innocenti.
Intanto i potenti parlano parlano....
Putin ha un’armata formidabile con superiorita' aerea anche se ha grossi problemi.
L’Ucraina si difende come puo' .
Il presidente Zelesky chiede aiuti e implora l’occidente in una situazione disperata.
“Nessuno ci aiuta a difendere Maioupol” ha gridato ieri con disperazione nel discorso al parlamento Australiano.
Triste corollario per il popolo ucraino che vede come unica speranza la fuga in Europa, mentre le cancellerie sono impegnate nel gioco finora sterile di convincere il dittatore russo a miti consigli.