12 novembre 1982, a Milano con i campioni del mondo

Quella volta a Milano con i campioni del mondo del 1982

Milano, 12 novembre 1982 - Da Toronto andammo a Milano in una quarantina per vedere l'Italia scendere in campo per la prima volta con il titolo di campione del mondo conquistato qualche mese prima in Spagna.

La trasferta era stata organizzata dal mitico presidente Gino Ventresca i cui contatti in federazione ci permisero di superare il cordone di sbarramento che proteggeva gli azzurri, i quali erano alloggiati in un albergo di Milano 2.

Fuori c'erano poliziotti con i mitra, non esagero, a tenere a bada i tifosi.

Noi entrammo tenendo ben alto lo triscione: With Love & Pride from Canada, forza azzurri campioni del mondo.

Tutti i campioni del mondo, a cominciare da Enzo Berazot, ci accolsero a braccia aperte, eccetto uno di loro che nel mondiale di Spagna aveva giocato solto un minuto, l'ultimo della finale.

Franco Causio, detto il Barone, quando fu pregato di mettersi in posa davanti allo striscione di dimostro' un cafone dicendo, con poca classe, “ma questi vengono a rompere i co..ni finanche dal Canada”.

Il giorno della partita, sabato 13 novembre, cadde una pioggerella fredda dal primo all'ultimo minuto.

Gli azzurri uscirono con un pari (2-2), noi con in principio di una bronchite.

Ci rifacemmo dopo la partita quando andammo a cenare al Vecchio Canneto, ristorante famoso per il pesce.

Dell'allegra brigata canadese facevano parte, tra gli altri, Gino Ventresca, Emilio Mascia, Tony Lecce, Adriano LaViola, Franco Fantini, Biagio, Alberto di Giovanni e Francesco Petrillo da Caserta.

Fu a Milano che Alberto, dopo un incontro con Gianni Rivera, ebbe l'idea di abbinare il calcio all'isegnamento della lingua italiana.

Rivera qualche anno dopo ricambio' la visita a Toronto dove mi descrisse cosa provo' a giocare gli ultimi minuti della finale con il Brasile.

*Nelle foto scattate nell'albergo che ospitava la nazionale, il nostro gruppo canadese con Bearzot, Paolo Rossi, Altobelli e, seduti davanti lo striscione, Cesare Maldini e Franco Causio.