Asprinio, vino bianco d'alta quotal'uva matura a 20 metri dal suolo

Una fase della vendemmia, i vitigni dell’Asprinio raggiungono anche i 20 metri di altezza

Una fase della vendemmia, i vitigni dell’Asprinio raggiungono anche i 20 metri di altezza

Onestamente neanche sapevo esistesse un vino particolare chiamato Asprinio che si produce in porovincia di Caserta, ad un tiro di schioppo dal paese in cui sono cresciuto.

L'Asprinio e' un vino bianco doc i cui vitigni raggiungono anche i venti metri di altezza.

L'Asprinio dà un vino leggero, poco propenso all'invecchiamento, di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, con profumo di media intensità e fruttato, con riconoscimenti di agrumi. L'esame gustativo evidenzia decisa freschezza (acidità spiccata), media struttura e sensazioni pseudocaloriche poco accentuate. Questo vitigno dà buoni risultati anche come base spumante.

Il vitigno cresce attaccato, “maritato” ai pioppi ed ai gelsi. Per queste sue caratteristiche il momento della vendemmia è ancora oggi uno spettacolo che vede come protagonisti gli “uomini ragno” che in equilibrio su scale a pioli alte fino a quindici metri raccolgono le uve.

Sono viti dai tronchi massicci, ritorti, sofferti, scorticati e fermamente aggrappati alla terra, da almeno due secoli.

Vigne stupefacenti, che hanno visto la storia passare loro accanto, per poi essere dimenticate.

Rispettare l’Asprinio significa coltivarlo secondo tradizione, in verticale, su superfici alte anche 15 metri. Sono filari in cui non solo è impossibile ogni tipo di meccanizzazione, ma anche la raccolta a mano può essere effettuata solo da personale esperto, poiché avviene servendosi di uno strumento tradizionale, come lo “scalillo”.

Il vino in questine è un tipico prodotto dell'Agro Aversano la cui origine si perde nella notte dei tempi. Sappiamo per certo che in quella terra nota come Liburia esisteva “un'uva che non aveva eguali”. Si sa che in epoca normanna Louis Pierrefeu, cantiniere di corte di Roberto d'Angiò, individuò nei dolci declivi vicino Aversa il suolo ideale per impiantare le viti che assicurassero alla corte normanna una riserva ricca di spumanti. La scelta si rivelò giusta: i tralci di vite, infatti, appoggiandosi agli alberi di pioppo, che fungevano da sostegno, crescevano in altezza ed a festoni, consentendo così la produzione di quella caratteristica uva divenuta famosa fin dai tempi angioini. Tale sistema di viticultura, molto particolare, in quannto le viti, dette maritate poiché si appoggiano appunto ai pioppi, innalzandosi anche oltre i 10-15 metri di altezza, si chiama "Alberata Aversana".

Si dice che i Borboni li usassero come barriere difensive contro le cavallerie nemiche.

Viene prodotto solo un numero limitato di bottiglie per garantire il massimo della qualità e il rispetto delle più antiche tradizioni di coltivazione. Ogni acino è raccolto a mano e scelto accuratamente da mani esperte. Solo i grappoli più belli continuano il loro viaggio che permetterà loro di trasformarsi in Scalillo.

In Italia una bottiglia di Asprinio puo' costare dai 15 ai 35 dollari.

In Canada, a quanto risulta, non viene importato.

Appena torno in Italia mi faro’ premura di gustare un bicchiere, o due, di Asprinio

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