Biden e la  speranza svanita di Cuba

Manifestanti pro Cuba  alla Casa Bianca

Manifestanti pro Cuba alla Casa Bianca

di Odoardo Di Santo

Dopo 62 anni di resistenza all’ embargo Americano sopravvivera' Cuba alle nuove sanzioni imposte dal Presidente Biden come sperano gli amici di Cuba o vedra' il crollo del regime come auspicano  i nemici ed i cubani di Miami?

Prima di essere eletto presidente degli Stati Uniti, Joe Biden aveva dichiarato a CiberCuba che, una volta presidente, avrebbe cancellato le sanzioni a Cuba inasprite da Trump, perche' hanno “inflitto sofferenza al popolo cubano senza aver ottenuto nulla per far avanzare la democrazia e i diritti umani”.

 All’embargo in vigore contro Cuba dal 1962 con supremo cinismo Trump aveva aggiunto 243 ulteriori misure restrittive, 50 delle quali  durante la pandemia di Covid.

 La dichiarazione di Biden dava adito alla speranza  di una nuova politica degli Usa verso Cuba per cui la sua elezione era stata salutata con sollievo e speranza dai cubani di Cuba, preludio di una svolta e di una nuova era per i rapporti tra Cuba e gli USA

Dopo quasi sette mesi di «revisione della politica degli Stati Uniti verso Cuba», l’Amministrazione di Joe Biden ha riaffermato esattamente la stessa linea del suo predecessore Donald Trump: sanzioni per far cadere il governo socialista dell’isola con il plauso dei senatori più in vista e più vocali dei latinos e in particolare dei cubano-americani e dei democratici della Florida che considerano la situazione a Cuba una “golden opportunity”, un’occasione d’oro per rovesciare il regime.

La Florida e' uno stato chiave per la rielezione di Biden e dei democratici quindi c’è chi e' pronto a giocare la carta dei voti  dei cubani degli USA contrari al regime e cruciali per i democratici per conservare la maggioranza alla Camera, nelle elezioni di medio termine nel 2022.

Questa posizione si scontra pero' con la presenza ormai forte, nel Partito democratico, di un’ala di sinistra che interviene con decisione sulla politica internazionale, dal Medio Oriente a Cuba, su cui un tempo, vigeva un consensus quasi indiscutibile.

Oggi Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez,come Black Lives Matter criticano l’embargo degli Stati Uniti perche' è già «assurdamente crudele», così come sono crudeli anche altre politiche statunitensi che prendono i mira i latinoamericani.

L’amministrazione Biden ha imposto nuove sanzioni contro i funzionari cubani presumibilmente responsabili di violazioni dei diritti umani durante la repressione delle proteste scoppiate in tutta l’isola questo mese a causa di un malessere generale per la mancanza di generi di prima necessità e per riforme promesse e rimaste sulla carta, cui si aggiunge la richiesta di riforme politiche in particolare da parte dei   giovani.

Le sanzioni sono la prima risposta politica di Biden dopo le manifestazioni a Cuba per la carenza di cibo e di medicinali.

Da parte sua il governo cubano nega che sia in corso una repressione con «centinaia di manifestanti arrestati».

Da una parte rivendica il diritto della «Rivoluzione cubana a difendersi da manovre di destabilizzazione».

Ma sostiene che i processi in corso, seguiti alle proteste,  avvengono con le garanzie costituzionali, e lancia segnali di voler ascoltare il malessere della popolazione.

 Il presidente  cubano Miguel Díaz-Canel si è recato giovedì nel quartiere popolare di Romerillo all’Avana per incontrare gli abitanti e rassicurarli che dalla crisi in corso «usciremo insieme»..

Prima delle proteste, il team di Biden aveva ripetutamente chiarito che Cuba non era una priorità di politica estera per la sua amministrazione, ma le manifestazioni l’hanno resa inevitabile.

I funzionari cubani sono stati sanzionati ai sensi del Global Magnitsky Act, creato inizialmente per frenare le violazioni dei diritti umani in Russia e successivamente ampliato per includere presunti abusi in Cina, Venezuela, Guatemala, Bulgaria e, ora, Cuba.

Secondo il New York Times  la strategia di Biden fa parte pero' di un problema piu' ampio.

Ne sono esempio la crisi di Haiti seguita all’assassinio del Presidente Jovenel Moise, la situazione bloccata in Venezuela dove, nonostante le sanzioni imposte da Trump, Maduro e' ancora al potere e  l’inasprimento della dittatura del  Presidente Daniel Ortega in Nicaragua che  ha imposto un giro di vite contro   i media e la societa' civile.

Nelle ultime settimane ha inasprito la repressione ed ha  arrestato 13 avversari politici tra cui quattro potenziali candidati alle elezioni presidenziali di Novembre, perche' “traditori della patria”.

La diplomazia americana ha scelto la strategia della persuazione, raccomandano  ai leaders di Haiti ” di   fare squadra  per il bene del paese”.

Il segretario di Stato Anthony J. Blinken  ad una riunione dei ministri degli esteri dell’America centrale  ha discretamente sollecitato il capo della missione   del Nicaragua di assicurare un voto libero e giusto a novembre.

A Cuba  Biden ha imposto le sanzioni  altro che persuazione.

Vanno perdonati quelli che  sospettano che la vera ragione delle sanzioni sono il voto dei cubani che vivono in America, acerrimi nemici del regime cubano.

Il popolo cubano non conta.

 


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