“Benedetto Croce ed il fascismo italiano”raccontata dallo storico italo-canadese Fabio Rizi

Il docente di Storia e Filosofia, da tempo residente a in Canada, ha dedicato la sua attenzione allo studio e alla divulgazione dell’opera del grande filosofo abruzzese. La versione in italiano del volume e' stata presentata domenica a Corfinio, l'autore intervenuto da Toronto.

 

di Odoardo Di Santo


Il volume di Fabio Ferdinando Rizi dal titolo “Bendetto Croce ed il fascismo italiano”. Edizione Rubettino e' stato presentato ufficalmente nella sala consiliare di Corfinio, domenica scorsa.

Il volume scritto in Canada in Inglese e pubblicato dalla Toronto University Press e' stato tradotto in Italiano dalla professoressa Maria Laura Mosco, grazie al contributo della Fondazione PescarAbruzzo e della Fondazione Brigata Maiella,i stituzioni presiedute dal Prof. Nicola Mattoscio.

La presentazion del Libro e' avvenuta in maniera ibrida con i corfiniesi presenti in sala e l’autore e altri intervenuti come Marta Herling Segretaria generale dell’Istituto per gli Studi Storici nonche' nipote di Benedelto Croce in presenza virtuale.

In un caloroso intervento Marta Herling ha ricordato l’affettuosa frequentazione di Fabio Rizi con la famiglia Croce.

Ha apprezzato inoltre l’impegno di ricerca e la profondita' dell’analisi della personalita' e dell’opera di Bendetto Croce.

Ha ricordato che la Zia Alda figlia del filosofo, sollecitata da Fabio volle donare all’Universita' di Toronto i “ Taccuini di Lavoro” di Benedetto Croce che coprono gli anni dal 1901 al 1949.

Il Sindaco di Corfinio Romeo Contestabile a nome della comunita' ha dato il benvenuto ai presenti ed ha presentato il cittadino che con la sua opera ha dato lustro alla cittadina natia ed ha espresso la gratitude di Corfinio per l’onore dato a Corfinio di essere stato scelto per la presentazione de volume.

Hanno commentato il volume il Prof. Giuseppe Evangelista storico preside del Liceo Ovidio di Sulmona che ha sottolineato il valore permanente della figura di Benedetto Croce nella storia italiana del novecento e come la sua sia stata una forte personalita` di riferimento per chi amava la liberta'durante gli anni tortuosi del fascismo e dopo la liberazione.

Il Prof. Nicola Mattoscio ha ricordato come Bendetto Croce non solo aveva dato un grande contributo di idee ma aveva dimostrato anche con l’azione la validita delle sue idee che possono essere di sostegno anche ai giovani di oggi. Ha ricordato come durante il periodo del regno del sud Croce promosse con gli alleati l’idea dell’importanza di organizzare nucleai armati di italiani per partecipare alla liberaziobne dell’Italia.

Infine Fabio Rizi e' intervenuto virtualmente da Toronto a causa del dannato Covid. Palesemente commosso ma con voce scattante ha ringraziato minutamente tutti quelli che hanno collaborato per dare all’Italia il volume su Croce in Italiano. Il suo pensiero e' andato ai familiari ai parenti ai paesani agli amici di antica data in particolare alla Brigata Maiella che ha sponsorizzato la traduzione del libro, perche' Corfinio contribui con 20 combattenti di cui uno mori in battaglia.

Il volume di Fabio Rizi su Croce non e’ il solito trattato scaturito tra gli scaffali dell’ accademia ma e' piuttosto frutto dell’amore dell’autore per la sua terra natia, l’Abruzzo come pure l’amore per la vita democratica che negli anni della comune frequentazione del liceo Ovidio in Sulmona ci veniva inculcato dagli insegnanti all’indomani della fine del fascismo e della riconquistata liberta'.

E Benedetto Croce figura giganteggiante di filosofo ed di intellettuale di statura non solo italiana ma mondiale, incarnava per noi l’ideale della liberta', come valore universale dello spirito umano.

Non dimentichero' mai come il 21 novembre 1952 sul quotidiano Il Messaggero campeggiava un foto di Benedetto Croce, con il titolo a piena pagina “ E' morto il Maestro”.

Il professore di filosofia Carlo Autiero di frequentazione comunista nel darci la notizia aveva un groppo alla gola. Vedendo i nostri visi increduli spiego' che con la scomparsa di Benedetto Croce l'Italia perdeva un convinto assertore della liberta', un valore assoluto.

Fabio Rizi nella sua modestia e ritrosia gelosamente custodita dalla sua naturale riservatezza e' stato con discrezione e tatto un promotore della cultura italiana a Toronto. Per una congiunzione della storia negli anni 50/60 quando l’afflusso dei giovani emigrati italiani erano alla ricerca di un’ancora per accedere ai libri italiani che a quel empo non erano molto disponibili, Fabio era funzionario della Biblioteca comunale di St. Clair nel cuore della comunita' Italiana. Fu mentore di una generazione di giovani emigrati.

Oltre a “ Bendetto Croce ed il fascismo Italiano”, Fabio Rizi ha scritto un volume su “ Bendetto Croce e la Nascita della repubblica Italiana”. Ha sritto anche un libro sull’intenso carteggio tra Benedetto Croce ed il celebrato Editore pugliese Laterza. E nella sua inesauribile vena di ricerca ci sorprendera' con un libro su Bendetto Croce e Gentile, confermando di essere uno dei maggiori studiosi nordamericani su Benedetto Croce la cultura italiana del 900.

 


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