Brexit, la scommessa sbagliata di Johnson
di Odoardo Di Santo
Il 31 dicembre sara' consumato l'ultimo atto della Brexit.
E' l’inizio di un percorso a ostacoli che si prevede durissimo e pieno di insidie, anche interne.
La Gran Bretagna sara' fuori del mercato comune europeo con o senza deal.
Nel 2016 il referendum inglese dette una risicata maggioranza al Brexit cio' all'uscita dalla Unione Europea, cosa avvenuta all'inizio del 2020.
Piu' complicata l'uscita dal mercato comune europeo perche' i due contraenti hanno interessi diversi e parlano linguaggi diversi.
La Unione Eurpea ha condotto i negoziati pragmaticamente, con l'intento di trovare un accordo di reciproco interesse.
La Gran Bretagna ha preso una posizione ideologica inflessibile dettata dal Primo Ministro Boris Johnson la cui fissazione e' la riconquista dell`indipendenza e della sovranita' con il sogno nostalgico di tornare agli allori e alla gloria dell'Impero, a Tralagar Square e Nelson ormai svaniti per sempre.
Un anno di negoziati per una uscita ordinata finiscono male .
Tra 26 paesi dell'Unione e la Gran Bretagna si innalzeranno le barriere doganali e le merci che finora circolano liberamente saranno regolate dal World Trade Organization.
Ci saranno due mercati: l'Unione Europea con 450 milioni di abitanti e la Gran Bretagna con 66 milioni.
L'Union europea esporta il 4% dei prodotti verso la Gran Bretagna che esporta verso l'Unione il 50% di prodotti.
Anche se ci saranno ripercussioni negative, non ci vuole un genio per capire chi avra' la peggio.
I punti del contenzioso sono pochi ma cruciali.
Innanzitutto l'Irlanda del Nord , parte dell'Inghilterra, finora non ha confini con la Repubblica di Irlanda .
Con l'uscita del Gran Bretagna senza accordo sara' necessario erigere il confine con il potenziale riaccendersi del conflitto tra nord protestante e sud cattolico e, Dio non voglia, di una rinnovata guerra civile.
Johnson aveva firmato l'accordo, poi ha rinnegato .
Secondo intoppo. Gli europei dei paesi costali hanno ora diritto a quote di pesca nelle acque inglesi.
L'Unione chiede che siano rispettate le quote attuali .
“Mai” dice Johnson perche' la Gb ha diritto a difendere la sovranita' delle sue acque.
Terzo intoppo. L'unione contro l'opposizione inglese, vuole un accordo che rispetti le norme sul lavoro, sull'ambiente e sulla tassazione per evitare che la GB diventi una Singapore alle porte di Europa, facendo sleale concorrenza ai paesi dell'Unione.
Tutto fa pensare che finira' male.
Johnson furbescamente ha tentato invano di incrinare l'Unione pensando insulsamente di creare fratture tra i leaders.
Ma mal gliene incolse.
La cancelliera Angela Merkel ha rifiutato di prendere la telefonata di Johnson.
La Presidente della Commissione Europea Ursula Van der Leyen ha ricevuto Jonhson nello stesso Palazzo Berlaymont sede della Commissione a Buxelles che secondo Johnson sarebbe saltato in aria con la dinamite una volta fallita l'Unione .
Van Der Leyen lo ha lasciato senza fare promesse.
Corrispondente del Telegraph da Bruxelles negli anni novanta, Johnson condusse una campagna denigratoria ridicolizzando l'Unione Europea e facendosi molti nemici con la memoria lunga che se la sono legata al dito.
La Gran Bretagna entro' nell' Unione nel 1973, nonostante l'opposizione del Generale De Gaulle che lo defini un cavallo di Troia.
A pochi giorni dal momento della verita' a Folkestone e Dover, punti di entrata da e per l'Europa , 30 km di autocarri sono in fila per entrare in Francia con gli autisti che aspettano intere giornate.
Vogliono importare più merci possibile, in previsione delle carenze di forniture alimentari a causa della Brexit e prima che dall'1 gennaio 2021 entrino in vigore i dazi doganali che ne alzerebbero i prezzi.
La Francia ha chiamato in servizio 600 doganieri.
Johnson sogna la “global Great Britain” mentre China e Unione Europea stanno elaborando un accordo bilaterale di investimenti per eliminare molte restrizioni al commercio.
Ma il sogno s'infrangera'.
La Gran Bretagna rischia di risvegliarsi piccola Inghilterra e Johnson sara' fortunato se gli inglesi non lo prenderanno a pesci in faccia.