Canada ombre cinesi sulle elezioni, telenovela tutta da chiarire
di Odoardo Di Santo
I canadesi seguendo I media sono portati a chiedersi se la Cina ha interferito nelle elezioni federali canadesi del 2019 e 2022 o addirittura nelle elezioni locali e sono ansiosi di conoscere cosa succede.
Il deputato federale Liberale John McKay ha dichiarato la settimana scorsa senza dare ulteriori prove che la Cina e’ “una minaccia esistenziale per il Canada “ con lo scopo di” trasformarci in uno stato vassallo”.
Parole pesanti.
John McKay e’ membro del gruppo “Inter-Parliamentary Alliance on China” preoccupato delle politiche ritenute “aggressive” della Cina, che echeggiano il pericolo giallo del secolo scorso o le ricorrenti accuse americane , non importa quanto serie, come il famoso pallone che doveva essere la spia per mettere a rischio a sicurezza nazionale americana e che poi si e’ sgonfiato anche prima di essere abbattuto dagli aerei americani ai confini con l’Ontario.
Da notare che non esiste una parallela “Inter-Parliamentary Alliance on USA” anche se l’America ha 800 basi militari nel mondo contro una della Cina.
La vera ragione sta nel fatto che la Cina sta sorpassando l’America come prima potenza economica del mondo e cio’ da ai nervi agli americani .
I media canadesi si sono allineati nella difesa dei cosidetti interessi dell’Occidente senza battere ciglio. .
Il fatto che la Cina sia uno stato totalitario governato dal partito comunista e’ la prova maestra delle colpe di tutto cio’ che fa o che le viene attribuito anche se ha dimostrato di essere una nazione dedita ai commerci che in pochi decenni ha visto uno sviluppo economico travolgente e ha sollevato oltre un miliardo di persone dalla poverta’.
In Canada l’ultimo” caso Cina” e’ stato sollevato da un documento del CSIS rivelato, ma apparentemente non consegnato da una talpa ai giornalisti di Global Tv e del quotidiano Globe and Mail che tuttavia non spiegano se viene parafrasato cio’ che hanno visto o se viene citato il documento.
Diplomatici cinesi tra cui Console Generale Tong Xiaoling avrebbero discusso modi di influenzare le elezioni municipali di Vancouver lo scorso anno nella speranza di coltivare (groom) nuove leve di politici favorevoli alla Cina.
Secondo l’ agenzia di controspionaggio canadese diplomatici cinesi avrebbero anche organizzato donazioni illegali per alcuni candidati nelle elezioni del 2022. Non e’ chiaro quali siano stati questi sforzi e quanto siano andati lontano.
Fatto si e’ che la cosidetta influenza della Cina si e’ riversata nella politica canadese come uno stumani.
Il Primo ministro Trudeau non solo e’ stato reticente ma avrebbe ignorato credibili avvertimenti, dando lo spunto all’opposizione di insinuare che i cinesi preferivano i candidati liberali .
L’atteggiamento del governo ha reso inevitabile l’inchiesta pubblica perche’ i canadesi possano avere chiarezza sulla oscura vicenda.
Trudeau si e’ opposto e quando la situazione e’ divenuta insostenibile per il governo ha proposto di nominare l’ex governatore generale David Johnston “rapporteur”(relatore) sui tentativi cinesi di condizionare le elezioni canadesi.
Le opposizioni sostengono la necessita’ di una inchiesta pubblica. E si sono detti scettici sulla scelta dell’ex governatore Generale David Johnston.
Due sono le ragioni .
In un sistema democratico il Parlamento e’ il sovrano rappresentante dei cittadini.
Tutte le scuse addotte dal governo sono risibili.
Quale governo puo’ sostenere di avere piu’ credibilita’ degli eletti dal popolo se le accuse non provate lo lambiscono direttamente?
In secondo luogo il rapporteur David Johnston viene presentato da Trudeau come neutrale perche’ fu nominato Governor General dal Primo ministro conservatore Stephen Harper.
Per dare credibilita’ alla sua neutralita’ si e’ giunti a far notare che due figlie dell’ex governator hanno studiato brevemente in Cina.
Il fatto e’ che Johnston da decenni e’ amico di famiglia dei Trudeau avendo cottages contigui sulle Laurentian.
Jonhston e’ membro della fondazione della famiglia,la Pierre Trudeau Foundation e appartiene alla esclusiva schiatta di eletti appartenenti alla elite dedita a proteggere i propri interessi .
Subito dopo esse eletto il Primo ministro Harper si trovo’ a dover fronteggiare l’accusa della RCMP all’ex Primo Ministro Brian Mulroney si era fatto beccare prendendo una tangente in contanti di 300 mila dollari per favorire l’acquisto di Airbus da parte di Air Canada .
Johnston si limito` a circoscrivere la vicenda e respinse la richiesta dell’opposizione di una inchiesta pubblica e comprensiva per provare gli affari tra l’ex Primo ministro Mulroney e Karlheinz Schreiber che rappresentava Air Bus
Se dal mattino si vede il buon giorno non abbiamo che attendere.
La nomina di Johnston rientra nelle ben note tattiche di Trudeau convinto che i fatti durano lo spazio di un mattino.
Gli elettori son pressati da altri problemi quotidiani come inflazione,costo della vita, mutui.
E presto dimenticano i fatti di ieri.
Trudeau ha dimostrato di seguire con successo la pratica fin all’inizio .
Fu notato lo scandalo della visita all’Aga Khan nella sua isola privata nelle Bashamas,nel 2016 appena eletto Primo ministro.
Al solito Trudeau dichiaro’ inizialmente che si trattava di una visita privata essendo buoni amici.
Ma l’ Office of the Conflict of Interest and Ethics Commissioner dichiaro’ che Justin Trudeau aveva violato il Conflict of interests Act .
La societa’ SNC-Lavalin affair fu coinvolta in uno scandalo di tangenti in Libia.
Il Primo Ministro Trudeau ed il suo ufficio furono accusati di aver interferito facendo pressioni sul ministro della giustizia e attorney general Jody Wilson-Raybould di risolvere il caso di corruzione e frode contro SNC Lva,in Group. Trudeau nego’ le pressioni.
Ma Mario Dion, Ethics Commissioner del Parlamento del Canada concluse che il Primo Ministro aveva “direttamente e attraverso i suoi collaboratori violato la sezione 9 del Conflict of interests act”.
A seguito dello scandalo si dimise il Ministro della giustizia che non aveva ceduto alle pressioni di Trudeau ed un altro parlamentare.Ma non Trudeau.
Quante volte Trudeau puo’ farla franca?