Carletto Nicolucci, lascio’ il ricevimento del suo matrimonio per andare a vedere Milan-Celtic

Il Milan della stagione 1967-68

Il Milan della stagione 1967-68

Toronto, 9 giugno 2020 - “Vado, vedo la partita e torno”, sussurro' Carletto Nicolucci alla sbalordita Adelina durante il ricevimento di nozze.

Era sabato primo giugno 1968, la partita in questione Milan-Celtic che si giocava nello stadio CNE situato ad un tiro di schioppo dal locale del ricevimento.

In quei tempi la televisione c'era e non c'era e comunque le tv inglesi del calcio se ne strafregavano.

Quindi, la chance di andare a vedere dal vivo la squadra del cuore di passaggio a Toronto era da prendersi, ad ogni costo, magari rischiando di compromettere il freschissimo matrimonio.

Il che non avvenne, per fortuna del folcloristico gestore del ristorante Venezia, famoso per le sue battute salaci e locchio ballerino.

Il Venezia, situato all'angolo di Lansdowne e St. Clair, era il ritrovo degli italiani, specialmente del nord est dello Stivale, dove di parlava e sparlava di tutto, calcio in primis.

I clienti-amici di Carletto erano, tra gli altri, personaggi storici del calcio “italo” di allora: Visentin, Pessotto, Zanchetta, Michelini, Agostino Venier,Vittorio Francescut.

Venier, oggi pimpante 86enne, precisa che al Venezia fondo' la squadra Udinese.

Francescut, 83 anni e qualche acciacco, e' la memoria storica della vicenda evidenziata anche da un articolo pubblicato dal Toronto Telegram, a firma di Bob Pennington, con il titolo “Leaves the wife to see a soccer match”.

Vittorio ricorda come ando' quando si seppe che il Milan, la loro squadra del cuore, avrebbe giocato la sera del matrimonio di Carletto.

“Mannaggia, che facciamo?” santio' il ristoratore.

*Tu ti sposi e vai al ricevimento, io vengo a festeggiare, poi vado a vedere la partita”, rispose l'allora giovane furlan fresco “diplomato” da real estate.

“Vengo anche io - ribatte' Carletto – tanto il ricevimento e' a due passi dallo stadio. Andiamo, vediamo la partita e torniamo in due ore, o tre e nessuno notera' la nostra assenza perche' saranno tutti sbronzi di grappa”.

*E Adelina che dice, ti lascia andare?”, ribatte lo sbalordito Vittorio.

“Le mogli le devi abituare da subito, tu prendi i biglietti che andiamo”.

Francescut ricorda che Bob Pennington avrebbe voluto intervistare e fotografare Carletto allo stadio, ma il ristoratore che masticava poco inglese, rifiuto'.

La partita in questione fini' male per il Milan che aveva lasciato a casa alcuni dei top player, Rivera in primis, e Nereo Rocco tenne a riposo alcuni titolari. Da notare che in quel Milan era presente Antonio Valentin Angelillo che in rossonero disputo' in tutto 18 partite segnando tre gol.

Gli scozzesi si imposero per 2-0 davanti ad un pubblico record (poi superato) di 31.121 spettatori.

La vittoria frutto' ai calciatori di Jock Stein una coppa con dentro duemila dollari, premio in denaro offerto dal promotore del match, Steve Stavro.

Per la partita che mise a rischio il matrimonio di Carletto, Nereo Rocco schiero' questa formazione: Belli, Trapattoni, Schellingher, D'Alessi, Cesare Maldini, Giacomini, Signorelli, Hamrin, Sormani, Angelillo, Quentin.

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