Decisioni coraggiose se l’America vuole cancellare l’onta dell’insurrezione

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 di Odoardo Di Santo

Il fallito colpo di stato di mercoledi scorso non  e' stato portato dalla befana.

I particolari che stanno emergendo  sono motivo di sdegno e di preoccupazione per chi ha a cuore le sorti della democrazia  e  ama vivere in paesi dove i cittadini hanno  uguaglianza di diritti e di doveri .

L'attacco  al congresso americano sciaguratamente scatenato dal Presidente Trump aveva l'intento di costringere con la violenza i legislatori a rovesciarre il risultato delle elezioni dello scorso novembre che hanno dato la vittoria a Joe Biden .

Da un lato Donald Trump incapace di accettare la sconfitta alle elezioni, per due mesi ha seminato veleno  ripetendo, senza alcuna  prova che le elezioni eran state truccate e che lui aveva vinto.

E' ricorso ai tribunali che per ben 62 volte hanno rigettato  le sue   richieste ritenute infondate.

Persino il suo servile Ministro della Giustizia Barr ha dichiarato che non c'erano prove  di brogli.

Poi ci  sono i gruppi di estrema destra dei supremazisti bianchi  (white suprematists), dei Ku Klux Clan e di una gamma di   gruppi eversivi, violenti e razzisti che hanno creduto alle bugie di Trump  e sposato la  sua causa scatenando  l'eversione come nei regimi dittatoriali  delle repubbliche banana.

I media americani hanno rivelato che  il coup d'etat fallito  e' stato  programmato ed organizzato in seno all'establishement del partito repubblicano con il sostegno dei gruppi affaristici finanziari.

Questo il terzo fattore.

Il coup e' stato  finanziato dai fondi sporchi dei soliti sospetti "donors"  che includono (tra parentesi  i fondi donati in migliaiia di dollari): "Koch Industries ($375k), Comcast Corporation ($200k), Walmart ($140k), Home Depot ($125k), Amazon ($100k), TikTok ($75k), 1-800 Contacts ($51k), Chevron ($50k), The National Rifle Association ($50k), Monsanto ($50k), Facebook ($50k), Fox Corporation ($50k), Uber ($50k), Coca Cola ($50k), Exxon ($50k), and Google ($25k)."

La "Republican Association  of Attorney General"( l'associazione repubblicana dei ministri della giustizia degli stati americani) ha usato  "dark money" cioe' fondi sporchi per organizzare l'insurrezione  e risulta nella lista dei cospiratori con gli estremisti di destra  "Stop the steal", "Turning point action","Tea Party patriots"  e altri.

Il fondo e' citato come finanziatore del robocall con cui si  sollecitavano i "cospiratori" a parteciare alla "March to save America"  e si davano le direzioni sui luoghi di raduno  per procedere all'assalto del Congresso.

La   confluenza dei tre fattori  sono stati sempre all'origine delle dittature.

I gruppi industriali-affaristici sono  stati tra i finanziatori di Mussolini e di Hitler nella loro ascesa al potere.

In Germania Gustav Krupp e Fritz Thyssen finanziarono  Hitler .

In Italia,  secondo lo storico Renzo De Felice oltre agli agrari della Val Padana finanziarono Mussolini  i  capitalisti del quadrumvirato: Giuseppe Volpi, il banchiere ebreo Giuseppe Toepetz, Berardino Nogara   e Piero Foscari .

Fallita l'insurrezione americana gli opportunisti che fino  a ieri giuravano fedelta' al Capo massimo    ora,senza pudore, prendono le distanze .

Cosa fara' l'America per rimettere la casa in ordine e per riconquistare una sembianza di credibillta' con i paesi alleati rimasti sconvolti dallo scempio di mercoledi?

Tre sono le possibili vie d'uscita tutte pero' non semplici.

Le dimissioni di Trump, cosa improbabile, faciliterebbe l'ordinata successione di Biden.

La seconda soluzione finora non esclusa vede il Vice Presidente Mike Pence invocare  l'emendamento 25 alla costituzione che  consente di esautorare Trump se viene dichiarato incapace .

Infine si puo' ricorrerre all'impeachment di Trump (messa in stato d'accusa).

E' la soluzione proposta dai democratici, per i quali  Trump nelle parole della Speaker della camera dei rappresentati Nancy Pelosi e’ "Deranged, unhinged, dangerous" (squilibrato, sconvolto, pericoloso).E non  può rimanere a capo dell'esecutivo, dopo aver scatenato i "terroristi interni" in "una giornata che resterà nella storia come un'infamia" come l'ha definita il leader democratico al Senato, Chuck Schumer.

Ci sono pochi giorni prima del 20 gennaio, data dell'insediamento di Joe Biden .

Ma l'America non puo' tirare alle lunghe se non vuole vedere  la democrazia americana tirare le cuoia, come diceva Andreotti.

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