Trump come Catlina, la sua congiura fallita col botto
La foto scattata all’interno di Capitol Hill riprende un gruppo dei facinorosi appena entrati forzando porte e finiestre; il tizio al centro, con bandiera e copricapo con le corna, e’ tale Jake Angeli, forse di origini lotanamente italiane ma si sospetta che il suo sia il nome d’arte di un americano, che e’ stato uno dei capi rivolta.
Duemila anni or sono quando Roma era come l'America di oggi, quando le varie fazioni si contendevano il potere, nessuno era piu' forte politicamente, militarmente ed economicamente.
Il centro di potere della crescente potenza romana risiedeva nel senato, i senatori venivano eletti legalmente, ma spesso anche dopo inciuci vari e complicati.
Ogni due anni a Roma si eleggevano due senatori, i capi supremi del governo.
Sessantatre anni prima dell'evento di Bettlemme un certo Lucio Sergio Catilina cerco' di prendersi la piu' alta carica di Roma con una congiura.
La congiura e' un patto segreto, e per lo più confermato da giuramento, fra persone che s'accordano a rovesciare l'ordinamento di uno stato e chi lo rappresenta.
Catilina oggi sarebbe stato definito un capo populista, come l’inglese Johnson per esempio, o il turco Erdogan, affermava, mentendo spudoratamente, di non agire pro domo sua ma a favore della plebe.
Il soggetto, inoltre, non era proprio uno stinco di santo, anzi.
Sorvolando sul fatto che diede una mano ad un suo potentissimo compare Silla che stermino' le famiglie dei milionari per mettere le mani sulle loro ricchezze, il nostro Catilina un bel giorno ammazzo' suo cognato e porto' la testa al senato per dimostrare la sua fedelta' alla citta' e alla sue istituzioni.
Il tagliatore di teste, impunito, concorse tre volte per il senato, tre volte fu bastonato.
La quarta volta ci provo' ordendo la congiura.
I suoi congiurati avrebbero assaltato Capitol Hill, pardon la sede del senato, e preso il potere.
Il colpo di stato falli' perche' l'amante di un congiurato fece da gola profonda ed avverti' il console in carica, l'avvocato Cicerone.
Quando i congiurati marciarono su Capitol Hill, pardon la sede del senato, vi trovarono l'esercito che ne arresto' la maggior parte.
Catilina riusci' a scappare, si diede alla macchia e si rifugio' in Etruria (la Toscana di oggi), ma l'anno dopo, nel 62 avanti Cristo, perse l'ultima battaglia morendo sul campo.
Nota bene: Ogni riferimento a fatti e personaggi reali e' intenzionale, con un pizzico di fantasia si puo' ragionevolmente paragonare il romano Catilina a Donald Trump, le cui vite politiche e non, hanno parecchio in comune.
Il presidente eletto sulla promessa di costruire un muro al confine cn il Messico, ha infatti organizzato la favola della congiura (elezioni rubate), poi ha ordinato ai suoi sostenitori di calpestare il cuore della democrazia americana, invadendo impumenente l'indifeso edificio del governo.
A differenza di Catilina che si batte fino all’ultimo sangue, Trump ieri mattina ha incitato i congiurati a marciare sul Congresso dicendo : “Saro' con voi”, ma poi si e’ rifugiato alla Casa Bianca e non si e' fatto sentire fino a quando, di fronte alla violenza ed al terrore causato dai congiurati , si e' arreso vigliaccamente non prima di aver twittato ai congiurati dicendo: “Andate a casa, vi amo”.
Piu' che “dittatore” in pectore ha di nostrato di essere una patetica figura da commedia ricordando Toto' che rese famosa la frase: “Armiamoci e partite”.
Trump alla marcia sulla capitale non c'era, quindi non e' dovuto scappare fisicamente.
Moralmente, pero', ha raggiunto il fondo del barile, come dimostrano anche le dimissioni in massa del suo staff alla Casa Bianca, le voci sul suo stato mentale e sulla eventualita’ che possa essere “cacciato” prima del 20 gennaio.
L'America, e il mondo, tireranno un sospiro di sollievo quando finalmente lo costringeranno a togliere il disturbo.
Dopo il falllimento della congiura ed il verdetto finale del Congresso (Biden sara' il nuovo presidente) ha scritto che lascera' pacificamente il posto a Joe Biden
Ma come credergli?
Fino ad oggi ha sempre fatto il Pinocchio.