Dronati e penalizzati, Canada Soccer ma che combini?
di Nicola Sparano
Come noi italocanadesi ben sappiamo i peggiori nemici del calcio, o soccer se preferite, sono i personaggi a capo del sistema, generalmente individui di etnia anglosassone che hanno sempre fatto del loro meglio per ostacolare la crescita dello sport.
I progressi fatti dal calcio in questi ultimi anni sono andati a fasi benedire per il caso di spionaggio, via drone, scoppiato in Francia.
Cornuti e mazziati, o meglio: ”dronati” e penalizzati.
Canada Soccer, il vertice della piramide de calcio canadese in generale, e di quello femminile in particolare, sta vivendo un momento che definire imbarazzante e’ poco per come l’operazione di spionaggio sia stata concepita mentre tutta la Francia e’ in allarme per possibili attentati. Come pensavano di poter far volare dei droni senza far scattare l’allarme?
I progressi registrati in questi ultimi anni – vittorie mondiali e olimpiche delle donne, qualificazione al mondiale della nazionale maschile reduce da buone prestazioni in Coppa America – sono ora guardati con sospetto.
Il caso dei drone-spia scoppiato in Francia per il quale la nazionale femminile e’ stata penalizzata di sei punti e la federazione multata di quasi trecentomila dollari – e’ stato come scoperchiare il vaso di Pandora.
Si e’ appurato infatti che l’utilizzo dei drone per spiare le sedute di allenamento degli avversari e’ iniziato da anni e utilizzato dalla nazionale canadese nella fase delle qualificazioni mondiali per Qatar 2022.
Apparentemente i primi droni furono fatti volare per filmare le sedute di allenamento della stessa nazionale canadese per poi individuare nelle riprese dall’alto i punti deboli della tattica.
Poi da cosa nacque cosa, ossia spiare sistematicamente via drone gli avversari di turno.
Naturalmente, anche se ora negano, tutti nell’ambiente sapevano del programma di spionaggio, non fosse altro perche’ qualcuno ha stanziato i fondi per comprare i droni e per pagare lo stipendio a Joey Lombardi. Lombardi – ufficialmente analista della nazionale - era addetto ai drone, fu lui a farsi beccare e arrestare dalla polizia francese mentre filmava l’allenamento delle neozelandesi. Dopo aver trascorso tre giorni in gattabuia, Lombardi e’ stato rispedito a casa assieme al ct Bev Priestman e alla sua assistente Jasmine Mander.
A questo punto per le campionesse olimpiche in carica del Canada sarà quasi ipossibile superare la fase a gironi: dopo aver battuto le neozelandesi all'esordio, dovranno sconfiggere anche le padrone di casa francesi domenica e poi la Colombia per poter sperare.
Sul drone-spia, che sarebbe già stato utilizzato anche Dalla nazionale maschile in Coppa America, la federcalcio del Paese nordamericano ha ordinato "un'inchiesta esterna indipendente".