Elisabetta colonizzatrice: l'Australia denuncia, il Canada tace

La senatrice Lidia Thorpe mentre presta giuramento dando della “colonizzatrice” alla regina Elisabetta

di Nicola Sparano

Pugno alzato, sguardo di sfida e nessun timore nel definire la regina Elisabetta II, capo di stato in Australia (in quanto il Paese oceanico fa parte del Commonwealth), una “colonizzatrice“. Dopo questa esternazione, lunedì primo agosto, Lidia Thorpe, dei Verdi, è stata invitata a ripetere il suo giuramento di fedeltà al Senato.

La parola “colonizzatrice”, ovviamente, non è presente nel giuramento formale ma simboleggia la protesta della senatrice contro il passato coloniale dell’Impero britannico e contro le violenze subite dai popoli aborigeni australiani. 

Da generazioni i leader delle minoranze dei nativi australiani lottano per veder riconosciuti le ingiustizie e le violenze causate dalla colonizzazione inglese dal Settecento in poi.

In Australia si, in Canada no. Eppure gli inglesi anche in Canada ne hanno combinate di cotte di crude. Per i media e' stato facile e comodo prendersela con il Papa Francesco a proposito delle cosiddette scuole residenziali, tralasciando il doppio ruolo del governo, che prima ha dato il via al genocidio e poi ha fatto finto di non vederlo per 50 e piu' anni.

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