Felice anno nuovo, ne abbiamo proprio bisogno

di Odoardo Di Santo

Siamo ad un passo dal 2025 e ogni giorno al levarci cerchiamo di convincerci che tutto va bene anche se viviamo in un modo che e’ un disastro.

Parliamo di questa parte del mondo in cui viviamo  di solito definito  “l’occidente”.

Da cristiani insistiamo ad augurare Happy Christmas  cioe’buono, gioioso Natale.

Resistiamo tenacemente a quelli che per una nozione ridicola  si rifiutano di usare il Christmas  perché per qualche astrusa  ragione il Natale da sempre simbolo di pace offenderebbe  i non cristiani.

Si rifugiano in un insulso Happy Holiday che significa un bel nulla.

Il primo dell’anno  ritroveremo il consenso augurando a tutti ”Felice anno nuovo”.

Perche’ ne abbiamo bisogno tutti.

Per un giorno ci esimiamo di citare le guerre che infestano il mondo da quelle note  che ci vengono raccontate   con i filtri  di chi vuol darci la loro versione .

Anche se vediamo sugli schermi della Tv una storia diversa, disarmante, con migliaia di morti civili, donne, bambini uccisi sotto i bombardamenti .

Sono  tutti privati della minima dignita’di esseri umani , ridotti a numeri.

Se i carnefici pensassero solo per un momento che le vittime innocenti sono esseri umani come noi, come i familiari.

Purtroppo il senso di umanità è morto.

Noi ci sforziamo e facciamo del nostro meglio per fare buon viso a cattivo gioco.

Cerchiamo di essere positivi come dicono quelli che sgomitano per avere il successo nella società`.

Confessiamo che il mese scorso  abbiamo avuto un  sussulto di orgoglio quando abbiamo appurato che il premio Nobel per la fisica era stato assegnato al prof Geoffrey Hinton, inglese ma professore emerito all’Universita’ di Toronto dove ha insegnato  molti anni. 

Non siamo arrossiti  quando forzando leggermente la biografia del professore i media nostrani citando en passant le sue origini inglesi lo avevano descritto tout court come “ il professore canadese”.

Il professore Hinton viene  considerato uno dei padri dell’intelligenza artificiale.

Ora proprio alla vigilia del nuovo anno quando stiamo facendo sforzi erculei per cercare di non cadere nella depressione per quel che succede nel mondo il Prof. Hinton ci ha rovinato la festa .

C’è da pensare  che   per il riguardo che ha per noi canadesi che l’abbiamo trattato con i guanti bianchi, ha dato la notizia da Londra.

E che notizia :

  “C’è una probabilità del 10-20 per cento che entro i prossimi trent’anni l’Intelligenza Artificiale provochi l’estinzione dell’umanità”. Punto.

 La ragione o la colpa?

“E` del ritmo di sviluppo dell’Intelligenza Artificiale che procede “molto più velocemente” di quanto si pensava. “

Il professore constata amaramente: “Il fatto è che non abbiamo mai dovuto fare i conti con cose più intelligenti della nostra specie”,e afferma. “E quanti esempi ci sono di una cosa più intelligente che viene controllata da una cosa meno intelligente?”

Proviamo a immaginare noi stessi come un bambino di tre anni e l’IA come un adulto”.

In una parola siamo fritti.

A dir il vero aveva stupito il fatto che il Prof Hinton si era dimesso l’anno scorso  dopo dieci anni di proficuo e riccamente remunerato lavoro con Google dove dei profitti si parla di miliardi e presto di triliardi.             

Il professore aveva discretamente citato preoccupazioni sui rischi dell’Intelligenza artificiale.

Ma aveva calcolato il rischio al 10 per cento,non come oggi al 10/20 per cento..

Forse ebbe un rimoso di coscienza come quelli che avevano inventato la bomba atomica.

Ma nessuno ha seguito il professore.

Anzi gli addetti ai lavori  impegnati a sviluppare la Intelligenza Artificiale vogliono farci credere che al contrario di quanto dice il Prof. Hinton  potrebbe essere proprio l’Ai “a salvare l’umanità dall’estinzione”.

Ma noi non ci caschiamo E` di ieri i ritrovamento di resti umani di milioni ai anni fa.

L’umanita` e` sopravissuta nel bene e nel male senza IA.E per noi va bene cosi.

Gli addetti ai lavori sono impiegati da Personaggi come Mark Zuckerberg proprietario di Facebook,Instagram e Whatsapp che insieme  a Google, Apple ,Amazon e Microsoft formano il gruppo delle “Cinque Grandi” che trarranno profitti stratosferici dalle nuove tecnologie e che anche se non lo confessano si preparano a dominare il mondo.

Con un monito pero`:”Se non si avvera la predizione del Professore Hinton”.

A Roma si diceva una volta: “se vabbe’…. bona notte al secchio”.

Quando non c’e` nulla da fare, miliardi o triliardi va tutto alla malora.

 Ottimisti fino alla fine diciamo a tutti “felice anno nuovo”.    

 

Previous
Previous

(s)propositi (im)perfetti

Next
Next

Mls 2025, si comincia a febbraio, Toronto ancora senza coach