Giovinco novello figliol prodigo chiede di tornare nel Toronto Fc
Seba Giovinco quando giocava nella squadra araba Al Hilal
#Chi vorreste nei Reds, Insigne o Giovinco?
di Nicola Sparano
La parabola del figliol prodigo citata nella Bibbia potrebbe evere la sua versione torontina.
Nel testo sacro si racconta che il figlio di un ricco possidente abbando' la famiglia per cercare altrove nuove avventure.
Quando, anni dopo, torno' con la coda tra le gambe, il padre invece di chiudergli la porta in faccia, lo accolse uccidendo e servendogli il vitello grasso.
Nel nostro caso il figliol prodigo e' Giovinco, il vitello grasso potrebbe essere, dovrebbe essere, un nuovo contratto di ingaggio.
Giovinco, infatti, si e' offerto al Toronto Fc.
Mentre in Italia Insigne sfoglia la margherita circa l'eventualita' di lasciare il Napoli e approdare nel Toronto FC, la Formica Atomica esce allo scoperto e dichiara allo Star di voler tornare nella squadra che lo ha reso ricco e famoso in citta' e nell'intero campionato Mls.
Il fuoriclasse nato il 26 gennaio del 1987 e' attualmente libero, quindi il club si dovrebbe accollare soltanto la somma dell'ingaggio.
Nell'intervista Giovinco ammette di aver incontrato, con il suo nuovo procuratore, la dirigenza del Toronto Fc, non ha reso noto il perche' del mancato accordo ma ha precisato di non aver chiesto troppo.
Ad un certo punto gli e' stato ricordato che Michael Bradely lo scorso anno accetto': 1) di essere declassato dal ruolo di giocatore designato; 2) un salario di circa un milione mezzo rispetto ai 6.5 del contratto in scadenza.
Quando gli e' stato chiesto se fosse pronto ad imitare Bradley, Giovinco, che nel Toronto Fc guadagnava poco piu' di sette milioni di dollari a stagione, ha detto di si', senza specificare l'ammontare della riduzione disposto at accettare
“Non chiedo di essere tra i 10 giocatori piu' pagati della MSL, ma merito quello che mi merito”, ha detto la Formica Atomica da un albergo di Yorkville dove si e' fatto intervistare.
Givinco ha anche precisato che intende giocare ancora per tre/quattro anni, che preferirebbe farlo nel Toronto altrimenti accetterebbe altre offerte da quadre americane della Mls.
“Non c'e' molto tempo da perdere, dobbiamo raggiungere un accordo con Toronto, altrimenti vado altrove”, ha precisato.
Questione ingagio a parte, bisogna capire se il possibile ritorno del fuoriclasse italiano rientri veramente nei pani del club e del nuovo allenatore Bob Bradley.
Bradley padre e' incaricato della “ricostruzione” quasi totale della squadraccia scesa in campo in questo orribile 2021.
Prendere Giovinco, o Insigne, senza rafforzare sul serio tutti i reparti dei Reds, sarebbe inutile e dannoso.
Certamente si ricordera' che il migliore dei tre ottimi anni a Toronto di Giovico fu quando aveva alle spalle il centrocampostaVasquez e davanti il bisonte Altidore (allora sanissino) che gli apriva spazi.
Nei suoi tre anni nella squadra araba Al-Hilal ha vinto il “triplete” della zona segnando 12 gol il 57 partite, ma ha giocato da centrocampista, non da seconda punta.
Nei suoi tre anni nei Reds di Toronto la Formica Atomica in 142 partite ha realizzato 83 reti, regalando sprazzi di gioco mai visti in precedenza non solo nel Toronto ma nell'intera Mls.
Prima dei Bradley c'erano i Kubala
Nella storia del calcio torontino e' gia' capito che padre e figlio militassero nella stessa squadra.
Oggi' c'e' Bob Bradely che siede sulla panchina del Toronto Fc, la squadra capitanata dal figlio Michael.
Nel 1967 padre e figlio Kubala giocavano nel Toronto Falcons, squadra nata da una costola della Toronto Italia.
Ladislav Kubala, classe 1927 per 10 anni grande attaccante del Barcellona – era allenatoree giocatore – aveva il n. 10 era il regista della squadra, mentre figlio Branco, classe 1949, are ala sinistra.