Ibra a Sanremo per dimostrare di essere Dio anche al Festival

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Con i piedi sa fare tutto e anche con la bocca non scherza.

Ma Ibra sapra' anche ballare o cantare?

Lo scopriremo a marzo, quando il bomber nato e cresciuto in una zona alla Jane-Finch di Stoccolma salira' sul palco di Sanremo come ospite fisso.

Il festival e' un mega show che mamma Rai, per noi all'estero Matrigna, produce senza badare a spese, accorpando spiritosi ed a volte brillanti conduttori, spettacolari donnine vestite a miracol mostrare, cantanti emergenti, cantanti affermati e personaggi famosi.

Ricordo che una volta ci furono anche Michael Gorbachev e Mike Tyson, entrambi sbiadite controfigure del loro passato.

Ibra non sara' controfigura, ha un ego, una personalita' che lo porta ad essere il primo figo del bigonzo ognidove, in campo, negli spogliatoi, davanti e telecamere e taccuini.

Ora provera' a dimostrare di essere showman anche in giacca e cravatta sotto le luci del palcoscenico piu' famoso del Bel Paese.

Cosa fara' Ibra nelle cinque serate di San Remo?

Se Fiorello e Amedeus gli chiederanno di palleggiare con loro, rischieranno di sentirsi rispondere:

“Io sono Dio, voi chi diavolo siete?”.

Una cosa e' comunque certa, anche al Festival Ibra non sara' banale.

Scommetto che riuscira' a fare gol anche in giacca e cravatta.

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