Ibra “Dio” in campo, mai banale fuori

Ibra nei panni del Padreterno sfida il Diavolo a braccio di ferro. Foto tratta dal profilo del  bomber-leader del Milan

Ibra nei panni del Padreterno sfida il Diavolo a braccio di ferro. Foto tratta dal profilo del bomber-leader del Milan

Il giustiziere dell'Inter e bomber-trascinatore-leader del Diavolo milanista, Zlatan Ibrahimovic, continua ad essere grande in campo, giocatore che non si accontenta mai, insaziabile.

Fuori dal campo si conferma graffiante, arrogante, mai banale ed un tantino presuntuoso.

Ibra e' stato sempre cosi', pronto a spingere la palla in rete e a ...paragonarsi al Padreterno.

Lo aveva gia' fatto in precedenza, lo ha confermato dopo il derby.

Sui social, lo stesso Ibra ha infatti scritto:  "Milano non ha mai avuto un re, ma un dio".

“Dio Ibrahimovic” è l'epiteto adatto per uno che a 39 anni decide ancora i derby con una doppietta e una prestazione super. Contro l'Inter ha retto l'attacco del Milan, ha giocato di sponda, in profondità, ha fatto la lotta con i centrali dell'Inter che hanno, ovviamente, perso il duello. Ibra ha purgato due volte e anche quando ha sbagliato dal dischetto è riuscito comunque a sistemare le cose.

Zlatan Ibrahimovic, nato il tre novembre del 1981 in Svezia, ha ereditato dal papa' serbo e dalla madre croata un corpo da Mister Mondo, un quoziente di intelligenza che sfiora il genio ed una lingua che ti raccomando.

Per annni non l'ha mai mandata a dire a nessuno.

Ecco alcuni esempi delle sue dichiarazioni piu' famose,

Quando giocava nel Los Angeles Galaxy: "Io qui sono come una Ferrari in mezzo alle Fiat" .

Quando ha lasciato il soccer: "Sono venuto, ho visto, ho vinto. Ora tornate a guardare il baseball"

"Ho appena concluso l'esperienza a Los Angeles. E' stata fantastica, rimarrà indelebile nei miei ricordi. Avevo voglia di questa avventura. E ora siamo in due a essere eroi dei due mondi: io e Giuseppe Garibaldi".

"Io posso giocare in tutti 11 i ruoli, perché un bravo giocatore può giocare ovunque"

 "Uno Zlatan infortunato è un bel problema per qualunque squadra" .

"Non posso che compiacermi di quanto sono perfetto" .

"Si dice che si diventi una leggenda nel momento in cui si passa a miglior vita. Ma nel mio caso sono una leggenda vivente"

"Cosa ha regalato a sua moglie per il compleanno? Niente, lei ha già Zlatan”.

All'Inter, invece, ha regalato due pere.

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