Il patto tra NDP e Liberali e la confusione dei conservatori

Justin Trudeau e Jagmeet Sing

di Odoardo di Santo

Justin Trudeau leader del Partito liberale nonche’ Primo Ministro del Canada e Jagmeet Singh leader dell’NDP lunedi hanno annunciato un “confidence and supply agreement”.

Senza avventurarci in una dissertazione linguistica  sul significato recondito dell’espressione, in parole povere  esso significa che  hanno fatto un patto che  prevede l’appoggio parlamentre dell’NDP al governo fino alla scadenza della legislatura nel 2025.

In cambio il governo di Trudeau si impegna ad approvare programmi e riforme  che sono parte fondamentale del programma dell’NDP.

L’accordo si e’ reso necessario  per due ragioni.

Innanzitutto in parlamento  nessun partito ha la maggioranza di seggi.

In secondo luogo l’NDP  diffida del Partito liberale che prima delle elezioni  promette mari e monti che regolarmente   disattende una volta eletto.

L’accordo vincola il governo a mantenere gli impegni  pena il ritiro della fiducia. 

Esempio.

La  mozione   dell’NDP   per aumentare le tasse alle compagnie perolifere ed alle  gigantesche compagnie come Amazon o Wall Mart  che fanno enormi profitti ma sono allergiche a pagare le tasse e’ stata sconfitta perche’ i liberali si sono astenuti.

Con l’accordo il governo si impegna ad approvare :

1) un piano pubblico di assicurazione dentistica, dando assistenza immediatamente ai bambini di meno di12 anni ed ai disabili da essere estesa  ai canadesi con reddito inferiore a novantamila dollari annui.

2) un programma Pharmacare pubblico cioe’ di assistenza  farmaceutica gratuita  lungo le linee del Medicare.

3) tassazione delle Banche e delle istituzioni finanziarie .

4) protezione degli anziani nella case di lunga degenza.

Jagmeet Singh ha dichiarato nel corso della conferenza stampa che l’accordo e’ un punto di partenza .

L’NDP e’ impegnato a portare avanti altri programmi come un piano di costruzioni di case a prezzi accessibili (affordable housing), per affrontare la gravissima crisi degli alloggi , la riforma della attuale  legge elettorale che produce le presenti distorsioni, un reddito minimo garantito che  i liberali non sostengono ed infine  l’annoso problema degli indigeni.

L’essenza dell’accordo  riflette la realta’ di come puo’ funzionare un sistema come il nostro.

Nel 1919 e nel 2021 gli elettori, in due elezioni, hanno negato la maggioranza a tutti i partiti .

Il che significa che nessun partito ha il mandato di governare ne puo’ governare come se fosse stato eletto con la maggioranza .

Il 20 settembre 2021 in Canada ha votato il 62,3% degli aventi diritto.

E il fatto  che  quasi  il 40% degli elettori non vota  dovrebbe suonare come un campanello di allarme sulla salute della democrazia.

Il partito liberale ha ricevuto il 32,2% di voti, il partito conservatore il 33,7%, l’NDP il 17,82 % il Bloc Quebecois il 7,64%.

Le reazioni  all’accordo sono sintomatiche .

La leader ad interim del Partito conservatore Candice Bergen e’ stata nominata dal gruppo parlamentare (caucus) dopo la rivolta e la defestrazione di O’Toole il leader democraticamente eletto dagli iscritti .

Pe Bergen l’accordo pubblico  e’ un colpo di forza di presa del potere ( “power grab”) una nozione difficilmente  afferrabile da chi ha un minimo di cervello funzionale.

Candice Bergen dovrebbe spiegare come funziona un governo di minoranza che non ha i voti in parlamento, se non cercando i voti dagli altri partiti .  

Ma la sua preoccupazione sono i costi dell’accordo e facendo di ogni erba un fascio, con terrificante generalizzazione intima che il Canada non potra’ costruire  oleodotti. Il costo del denticare e pharmacare porteranno spese pazzesche. L’accordo significa  piu’ debiti, perdita di piu’ posti di lavoro , piu’ incertezza, e piu’ polarizzazione” , in una parola la rovina. Per ora basta l’arringa. Un altro giorno ci spieghera’ perc’.

Il “front runner” del partito conservatore, il rancoroso Pierre Polievre con sguardo felino di chi ha profonda allergia per il sorriso, non considera  il programma dell’accordo tha NDP e liberali. Per lui e’ anatema .

Solo lui puo’ far  deragliare l’accordo. Lo ha ripetuto. Solo lui.Ed ha spiegato che   solo uno che siede in parlamento puo’ farlo,ignorando che ci sono altri quattro deputati conservatori che concorrono per la leadership del partito.

Per i conservatori l’accordo  e’ un governo NDP-Liberale. Una distorsionedell’accordo. Ma anche se fosse?

In un sistema parlamentare sta al parlamento trovare il modo di assicurare una maggioranza al governo.

Il sistema piu’ diffuso nel mondo’ la formazione di governi di coalizione.

Una nozione questa che nella cultura provinciale radicata nei gruppi di potere di destra suona quasi come un crimine contro la democrazia.

Se fossero in grado di uscire dal guscio potrebbero accedere a Wikipedia per capire che nel mondo  ci sono 68 nazioni piu’ acuni territori dove operano governi di coalizione .

Tra essi la  Gran Bretagna, madre dei Parlamenti, la Germania, l’Italia e molti altri paesi dove la democrazia non e’ morta e dove sono assicutate condizioni di stabilita’ politica.

Angela Merkel l’ammirata Leader tedesca, rispettata in tutto il mondo, per 15 anni ha guidato con successo un governo di coalizione con i socialdemocratici che sono ora la governo anch’essi in coalizione  non avendo avuto la maggioranza di eletti.

I socialdemocratici governano con i verdi e con il partito di centro destra dei Liberi Democratici.

E’ patetico osservare  la mediocrita’ della miope certa classe politica interessata solo agli interessi immediati di bottega.

E’ ora di svegliarsi.

Non siamo piu’ nel Dominon e la realta’ geopolitica canadese non e’ piu’ quella di oltre cento anni fa.

 

Breve nota sul sistema politico canaqdese

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Il Canada e’ un paese felice perche’ siede su una massa terrestre enorme con una popolazione esigua di 38 milioni di abitanti inclusi gli aborigeni, i conquistatori, gli immigrati e le nuove generazioni di  quelli che qui sono nati  e cresciuti.

Ricco di risorse naturali e di ricchezze di ogni sorta,  sin  dal 1867 anno della fondazione di quello che la potenza coloniale inglese chiamo Dominion e’ vissuto esente da grossi problemi  economici e sociali.

Paese notoriamente sonnacchioso ha dato ai suoi abitanti  ampie opportunita’ di vivere senza tanti patemi.

Il sistema politico per decenni , fin  a dopo la seconda guerra modiale e' stato dominato dalle elite anlgosassoni   o come si dice in gergo  WASP ( White Anglo Saxo Protestants). 

Dopo la Rivoluzione tranquilla del Quebec nel 1960  ( altra caratteristica canadese) l’elite francofona assunse progressivamente tra l’altro le leve del potere.

Succesivamente di fronte alle ondate di immigrati  necessari per sviluppare il paese, le elite anglofone e francofone molto abilmente hanno permesso alle minoranze di accedere  con moderazione e marginalmente a  scampoli di potere sia politico  che nel campo dell’economia e nelle strutture sociali.
Hanno evitato in tal modo le polarizzazioni catastrofiche  di tanti altri paesi a cominciare dagli USA dove le la societa’ ha subito irrimediabili fratture.

Il sitema politico e’ rimasto immutato dal 1867 con il sitema elettorale uninominale, secondo cui il partito che riceve piu’ voti forma il governo.

Il governo e’ di forma parlamentare

Il che significa che gli elettori eleggono i membri del parlamento .

I deputati eletti danno la fiducia al governo.

In altre parole, come avviene in moltissimi altri paesi , il governo non e’ eletto direttamente dal popolo, a differenza dei paesi con sistema presidenziale dove i capi di stato o di governo sono eletti direttamente dal popolo.

Con la conseguenza che ti capita tra capo e collo la disgrazia sismica di vedere eletto uno come Trump.

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