Pentole&Pallone, il Baffo nerazzurro abbinato al risotto con il pesce persico

In alto Sandro Mazzola, in basso il risotto al pesce persico

In questa puntata di Pentole&Pallone lo chef extraordinaire Alex Ziccarelli mette in pentola, si fa per dire, uno degli storici capitani della grande Inter, Sandro Mazzola, abbinandolo da un piatto molto gustoso ma poco noto al di fuori della schiera di buongustati

di Alex Ziccarelli

Sandrino Mazzola,  magrissimo, stessa passione del padre Valentino, il grande capitano del Torino perito con tutti i suoi compagni nella tragedia di Superga del 1949.

 Dall’infanzia torinese all’oratorio di Cassano d’Adda, nel milanese, con mamma e fratello: come accade sempre, a notarlo fu un grande del passato nerazzurro, Benito, detto “Veleno’’, Lorenzi che lo porta all’Inter dove gioca la sua prima partita in coincidenza con l’ultima di Boniperti, grande ammiratore di suo padre Valentino.

Con Herrera arrivano anche i trofei, scudetti e coppe dei campioni, con la finale al fianco di Suarez e contro Di Stefano, stella del Real Madrid.

Segna 2 goals con Puskas che gli confessa di averlo visto giocare come Valentino, suo padre. Anche se non è vero è, però, una grande soddisfazione.

Due coppe dei campione duecoppe intercontinentali e 4 scudetti con l’Inter del Mago Herrera che dice di lui che tocca il pallone come pochi, difende e attacca e in più segna goals formidabili.

Celebre anche per la staffetta tra lui e Gianni Rivera nella famosa finale di Messico 1970, persa con il Brasile di Pelè, dopo aver vinto, sempre con la Nazionale, gli Europei del 1968. L’anno dopo, nel ‘71, arriva secondo al pallone d’oro, dietro ad un certo Johan Cruijff, stella nascente dell’Ajax e dell’Olanda.
 Da calciatore a dirigente, dove porta, sempre all’Inter, un giovanissimo Ronaldo, detto poi il Fenomeno.

 Passa poi alla Rai come commentatore tecnico.

Intelligenza calcistica, passione, onestà, ironia, l’immancabile sigaro e i famosi baffi, un campione senza eguali.

Torinese di nascita, milanese d’adozione e anche di sangue, di Cassano d’Adda, a pochi passi dal capoluogo lombardo, brianzolo come residenza, a Monza, da oltre 50 anni: tutto questo non poteva che sposarsi con un piatto della tradizione lombarda col pesce di lago, che ricorda anche i suoi guizzi indimenticabili in campo: il risotto, appunto, col pesce persico.


Risotto con il pesce persico

Ingredienti:

  • 800g Filetto di pesce persico

  • 500g Riso Carnaroli

  • 1L Brodo vegetale

  • 1pz Cipolla

  • Burro

  • Salvia

  • Farina

  • Vino bianco secco

Procedimento

  1. Sbucciate la cipolla e tritatela; soffriggetela in una casseruola con 2 noci di burro e, quando comincia a dorare, tostatevi il riso, mescolando.

  2. Sfumate il riso con mezzo bicchiere di vino bianco secco, poi bagnatelo con un mestolo di brodo bollente.

  3. Portatelo poi a cottura, aggiungendo il restante brodo poco per volta, in circa 18'.

  4. Infarinate i fi letti di pesce persico; sciogliete in una larga padella 40 g di burro con qualche foglia di salvia.

  5. Friggete i filetti di pesce nel burro spumeggiante, poi scolateli insieme alle foglie di salvia e metteteli da parte. Sciogliete un'altra noce di burro nella stessa padella, con altre foglie di salvia; fatele appena appassire, cuocendo finchè il burro diventa color nocciola.

Versate il riso nei piatti o in un vassoio di portata, disponetevi sopra i filetti dorati e irrorate tutto con il burro nocciola. Servite subito

 


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