Ingranare la retromarcia fa bene…aiuta cervello, equilibrio e artrosi
di Nicola Sparano
Ieri ho visto qualcuno camminare all’indietro.
A prima botta mi sono detto: questo e’ ‘mbriaco oppure mezzo matto.
Il “questo” era un cristiano biancocrinuto che camminava lemme lemme in retromarcia, cioe’ cautamente all’incontrario.
Sembrava che stesse imitando la buonanima di Michelino Jackson nel replicare al rallentatore il suo famoso “Moon walk”.
Eravamo nel parco sotto casa dove occasionalmente provo scioccamente a mettere il sale sulla coda agli scoiattoli, ossia corricchiare senza costrutto.
Lui, il cristiano in retromarcia, quando passa davanti alla panchina dove riposavo polmoni e ginocchia, fa una smorfia che forse era un sorriso e sparacchia qualcosa che per le mie quasi logorate Trombe di Eustachio suona come: Itsgoodformy health.
Lui passa e va, io mi chiedo: davvero camminare all’indietro fa bene alla salute?
Grazie alla rete acchiappatutto (Internet) scopro che si’, camminare all’indietro fa bene assai ed e’ consigliabile ai cristiani e alle cristiane che hanno detto bai bai (dall’inglese bye bye) ai “tiempe belle ‘e ‘na vota”.
Battute a parte, parlando seriamente, diversi studi hanno stabilito che il modo migliore per fare esercizio fisico e’ procedere ingranando la retromarcia.
Camminare al contrario ha dei benefici sorprendenti, ad esempio fa dimagrire, aumenta l’equilibrio e migliora la postura (posizione del corpo).
Avanzare in retromarcia significa anche cambiare direzione attivando il cervello, consumare piu’ energie e coinvolgere piu’ muscoli rispetto alla camminata in avanti.
Insomma, chi cammina all’incontrario impegna corpo e cervello in modo molto piu’ sofisticato del previsto: occorre concentrazione, attenzione, i cambi di direzione sono piu’ difficili e richiede il coordinamento tra quello che vediamo fisicamente e quello che sentiamo in relazione alle torsioni, rotazioni o movimenti veloci. Aiuta coloro che hanno l’artrosi. Riduce il carico sulle articolazioni, ginocchia, polso, caviglia, spalla, gomito, anca.
Soprattutto migliora la stabilita’ e l’equilibrio riducendo le chance di frantumare il femore cosa che in genere significa prenotare il viaggio per l’aldila’.
Attenzione, per coloro che volessero provare, all’inizio bastano 20 metri fatti in retromarcia mentre si passeggia fuori oppure utilizzando la macchietta (Tapis roulant) sulla quale si procede senza andare mai da nessuna parte.
Io ci ho provato.
Provare a camminare all’indietro e’ una manovra impegnativa si procede con scarso coordinamento in quanto l’istinto ti dice che stai procedendo contro natura.
Alla fine dell’esperimento (una trentina di metri) fisicamente non mi sono sentito ne’ meglio ne’ peggio.
Pero’ mi sono autocongratulato avendo usato la testa per comandare i piedi.
Mi sono ripromesso di continuare ancora a camminare all’indietro, nella speranza che aiuti davvero a non far perdere l’equlibrio.
Pero’ staro’ attento ad evitare una buca, un sasso, un qualcosa che mi faccia cascare, perche’ sarebbe da fessi stare peggio cercando di stare meglio.