*Italia, la rivoluzione di Mancini troppo tardi o troppo presto?

Roberto Mancini mentre assiste allo 0-0 con l’Inghilterra

di Nicola Sparano

Puo' un qualcosa nascere contemporeamente troppo tardi e troppo presto?

Il questione non e' filosofica del genere “cogito ergo sum”, penso quindi esisto.

Nel nostro caso la questione e' calcistica.

Riguarda la gestione della nazionale da parte del Mancio.

Nel giro di un qualche mese l'Italia ha vinto l'Europeo poi si e' vista sbattere in faccia la porta del mondiale.

In entrambi i casi l'eroe ed il villano e' stato il Ct Mancini.

Ora la Nation Cup – torneo estivo che l'Uefa si e' inventato per fare soldi attrraverso i diritti tv – sta proponendo la rinascita dell'Italia.

A prescindere da come andra' a finire, la domanda da porsi e' se Mancini ha rimescolato le carte troppo tardi o troppo presto.

Troppo tardi per cercare la qualificazione mondiale attraverso lo porta di servizio, gli spareggi.

Troppo presto perche' al mondiale del 2026 mancano 4 anni abbondanti e per allora gli esordienti di oggi saranno veterani, mentre i veterani di oggi saranno “nonni” come quelli he le hanno buscate da quella squadretta che manco ricordo come si chiama.

La nazionale, si sa, esiste per far soffrire i suoi tifosi e su questo non si scappa.

Non importa chi sia in panchina o in campo l'Italia non regge il confronto con le grandi , eccetto in Spagna 82 e Germania '06.

Da notare che in Spagna e Germania si vinse il mondiale perche' i nazionali avevano il culetto in fiamme per feroci critiche e maldicenze varie.

In Spagna per gli arresti e le squalifiche sul Totonero, in Germania per il terremoto di Calciopoli.

Prima del Qatar non c'e' stato, putroppo, nessuno scandalo: forse e' per questo che hanno cerato la qualficazione mondiale giocano con arroganza, boria, presunzione, alterigia, vanagloria, tracotanza, pomposità e cazzagine assortita.

Da oggi al mondiale del 2026 qualcosa di poco chiaro saltera' fuori.

A prescindere, pero', speriamo che l'Italia trovi qualcuno che la sappia mettere dentro.

Litay is no country for old man, ossia parafrando il titolo del film, in Italia non nascono piu' piu' Rossi, Altobelli, Vieri, Pippo Inzaghi o Luca Toni.

Di questi tempi anche in Giaquita qualsiasi andrebbe benone.

Sia come sia, non ci resta che tifare Canada.

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