Italia, la squallida storia dei “responsabili”
Questa mattina in Parlamento
Odoardo Di Santo
La storia dei “Resposabili “di cui Conte va alla ricerca cio' di cani sciolti che gli diano la fiducia sono purtroppo una squallida realta' italiana .
I partiti di opposizione oggi fanno sarcasmo sui “responsabili” che ritengono opportunisti anche se l’invenzione fu proprio del Cavaliere Berlusconi che li cerco' per primo ed anche a colpi di quattrini secondo certi indiziati.
Il piu' famoso fu Domenico Scilipoti che, senza ironia, fondo’ il “Movimento Responsabili d’Italia”.
E fu seguito da 20 parlamentari per fare da stampella a Berlusconi.
Nel senato fu di scena Antonio Razzi, personaggio da cartoon , delizia dei giornali satirici.
Ma tutto inizio' con il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che nel 1998 per permettere la nascita del primo governo D’Alema, mise insieme un minestrone di deputati, battezzato “Gli straccioni di Valmy” .
Rimpiazzarono Bertinotti che con i suoi “sicari”avevano silurato il precedente Governo Prodi.
Dettero vita all’Udr (poi Udeur), il cui capo, Clemente Mastella, e' tornato ora all’onor delle cronache per puntellare il governo Conte, silurato da Renzi e Italia Viva.
Dopo gli straccioni di Valmy vennero i “responsabili”che salvarono Berlusconi nel 2010 quando si trovo' a corto di deputati a seguito del dissidio con Fini.
Vennero poi gli “ufficiali di complemento ALA” (Alleanza Liberal-democratica Autonomie) fondata dall’ex Sen. Denis Verdini, ora in galera per il fallimento di una banca toscana.
Con Conte tornano i “responsabili ” che pero' non vengono citati come tali, forse per la lororo storia imbarazzante.
Anzi gli addetti al lavoro hanno approfittato di un richiamo del presidente della Repubblica Mattarella al senso di responsabilita' necessario in questo momento di crisi ed al bisogno in Italia di costruttori e non di distruttori.
Subito i “responsabili” sono per incanto divenuti “costruttori”.
Cercano di dare una patina politica alle basse ragioni di ogni cambio di colore politico.
Forse si illudono che cambiando nomi, usando “costruttori” invece di “responsabili” - possono confondere le idee.
Ormai i cittadini sono stufi delle manovre della peggiore classe politica Italiana dal dopoguerra.
E' chiaro che non si tratta di salvare l’Italia.
Siamo di fronte a basse manovre per mantenere la poltrona, con gli annessi appannaggi, il potere (effimero) e lo stipendio .
Altro che crisi di coscienza.
Per non parlare del danno che fanno all’immagine ed alla reputazione dell’Italia in Europa,dopo che l’Uniione Europea ha dato prova di solidarieta' all’Italia per farla uscire dalla crisi economica.
Invece di dedicarsi a elaborare programmi per far risorgere l’economia e favorire lo sviluppo di cui l’Italia ha tanto bisogno,con i milioni di giovani senza lavoro a senza avvenire,litigano per le poltrone e per metter le mani sul malloppo degli aiuti forniti dalla Unione Europea.
Squallido .