Italia: ogni quotidiano batte la sua grancassa, per capire la notizia ne dovremmo leggere 5, ma costa
Cercare di capire costa sta accadendo in Italia - come mi capita anche se di raro – e' un rompicapo perche' non ti puoi fidare di un giornale soltanto.
Io ne sfogliavo giornalmente cinque: Il Mattino di Napoli, La Repubblica di Roma, Il Corriere della Sera di Milano, La Stampa di Torino, Il Fatto Quotidiano la cui redazione internet e' a Milano.
Ora non lo faccio piu', se continuate a leggere vi spiego perche'.
In Canada tutti i giornali riportano in modo conforme la notizia e poi la commentano .
In Italia la stessa notizia in ogni giornale e' riportata sempre in modo diverso.
Gli articoli sono un minestrone colmo di supposizioni su cosa abbia causato questo o quello, cosa significhi l'accaduto in proiezione futura.
L'interpretazione del fatto riportato e' sempre diverso come il giorno e la notte perche' ogni quotidiano suona la musica voluta dalla linea politica dei proprietari, Italia
Quindi non e' mai facile da capire visto che nella sinistra ci sono molte sinistre, nella destra molte destre, per non parlare di coloro che vogliono farti credere che gli asini volano.
E dunque.
Quando avevo la luna giusta leggevo tutti e cinque i pezzi e ci rimuginavo sopra.
Se riuscivo a non farmi influenzare dalle cazzate di parte, a fatica con pazienza mi facevo un'idea tutta mia.
Come passatempo anti virus non era male.
Ma ora ho chiuso perche' per leggere ti forzano ad abbonarti.
La carta stampata, si sa, e' in crisi, le persone abituate a leggere dal vivo (gli anziani) sono sempre di meno (maledetto virus), i giovani hanno i loro giochetti elettronici e la capacita' di concentrazione quantificata in 20 o trenta secondi,.
I quotidiani, dunque, avendo un piede sull'orlo del precipizio ed uno sulla buccia di banana, stanno cercando di attirare lettori virtuali, coloro che leggono da casa, via computer.
Per farlo usano la versione moderna della vecchia tattica del bastone e della carota.
La carota sarebbe titolo, foto ed inizio del pezzo; il bastone e' l'annuncio che per finire di leggere ci si deve abbonare.
Tra i quotidiani menzionati c'e' chi lo fa di piu', chi di meno, ma l'andazzo e' quello.
Gli editori piu' intelligenti puntano sulle “firme” di gente nota, apprezzata, politicamente non apertamente schierata, per cercare di incrementare vendite ed abbonamenti.
Il fatto e', pero', che a leggere il giornale di sinistra non sara' mai uno di destra, o viceversa.
I giovani, come detto, non vogliono leggere e forse manco sanno farlo.
Restano gli “altri”, quelli nati nello scorso millennio, come me.
Gente che avrebbe il tempo e la pazienza di sfogliare piu' quotidiani in modo da poter separare il grano dall'oglio.
Ma abbonarsi a 4/5 di essi non e' finanziaramente...corretto e forse non ne vale la pena.
PS: anche i quotidiani sportivi seguono lo stesso andazzo di quelli politici, ognuno prova a portare l’acqua al suo mulino favorendo le squadre di casa: la Gazzetta punta su Inter e Milan, Tuttosport sulla Juve, Il Corriere dello Sport sulle romane.