Joe Carraro la sua missione: aiutare gli altri ad aiutare se stessi
di Odoardo Di Santo
Nel mite meriggio del 14 Novembre anche se non inaspettata, a causa dell’incidenza dell’Alzheimer, e’giunta la triste notizia della pacifica dipartita di Joseph Carraro.
Se n'e’ andato in punta di piedi quasi per non dare disturbo come aveva fatto durante i suoi 89 anni vissuti “per aiutare gli altri ad aiutare se stessi” secondo il suo motto e la sua regola di vita.
Eroe misconosciuto Joe e’ stato un membro della nostra comunita' che ha dato un contributo di aiuto importante agli italiani appena arrivati in Canada per conoscere e per orientarsi nel nuovo paese.
Nato a Treviso Joe emigro’ in Canada nel 1958 dove immediatemente inizio’ la sua attivita’ di servizio nella fiorente Comunita’ italiana che si accresceva esponenzialmente con le ondate emigratorie del secondo dopoguerra.
Smesso l’abito talare dedico’ il suo spirito riformatore in numerose organizzazioni della comunita’ in cui svolse un ruolo importante e di cui fu l’anima e l’ispiratore.
Nel 1962 fu tra i fondatori del COSTI, un organo comunitario che aveva lo scopo di favorire l’integrazione degli immigrati nella societa’ canadese.
Il COSTI fu punto di riferimento dei nuovi arrivati .
Pullulante di attivita’ fu di enorme aiuto a molti immigrati italiani ad acquisire le qualifiche professionali necessarie per operare in Canada.
La vocazione all’apostolato spinse Joe nel 1968 ad impegnarsi in Inghilterra, Venezuela e Brasile dove si reco’ insieme alla moglie Rita che aveva conosciuto in Inghilterra e dove svolsero lavoro educativo operando tra le comunita’ piu’ povere, in territori sperduti.
Tornati in Canada Joe si stabili' a Toronto con la signora Rita ed i cinque figli.
Il suo motto fu la bussola che lo guido’ costantemente nella convinzione che l’educazione e l’impegno sono elementi cruciali per lo sviluppo della comunita’ .
Joe fu coinvolto in organizzazioni comunitarie come la Federazione Veneta,The golden Age Academy (accademia dell’eta’ doro), Mens Sana, Caritas e tante altre alle quali dette uno straordinario contributo.
Per molti anni fu direttore esecutivo del Patronato Inas dove in qualita’ di membro del comitato direttivo ebbi stretti rapporti di collaborazione e dove fu ammirevole per il suo impegno, capacita’ e dedizione.