Juve: il filotto raggiunge quota 9, ma l’opera e’ ancora incompiuta
E' arrivato al capolinea anche il tram numero 9.
Lo storico filotto si e' allungato grazie al 2-0 sulla Samp (siluro di Ronaldo e tap-in di Bernardeschi) che ha sigillato lo scudetto 2019-2020 con un turno di anticipo.
Mezza Italia esulta: “Abbiamo scritto un altro capitolo storico”.
Mezza Italia rosica: “Dominano con i soldi, e non solo”.
Commenti identici all'estero dove il tifo e' proporzionato a quello del Bel Paese.
Quest'anno la lotta per il titolo c'e' stata un tantino prima della sospensione ma nella fase cruciale, ma tutto e' cambiato quando si e' giocato ogni tre giorni, col caldo e senza spettatori.
Lassu' a ridosso dei bianconeri, Lazio e Inter sono state come i tric-trac, fuochi di artificio che scoppiano e si consumano in due istanti, o tre.
Quando la Signora ha perso punti, gli inseguitori hanno fatto lo stesso.
I bianconeri sono andati avanti senza mai avere pressioni, senza mai sentire veramente sul collo il fiato degli avversari.
Per coloro che volessero cercare il pelo nell'uovo del primo titolo di Sarri, c'e' l'argomento virus.
Prima della sosta forzata la Lazio mordeva la coda della Zebra, l'Inter quasi.
Chiaramente non c'e' la controprova, ma e' indubbio che la mitragliata di partite ogni tre giorni ha sfavorito le squadre che hanno la panchina corta anche qualitativamente e dato una grossa mano a chi ce l'ha lunga in tutti i sensi.
Pero' non e' colpa della Juve se ha i quattrini per comprare su scala industriale ed investire 400 e passa milioni su Ronaldo.
In passato il Milan ha dominato con Berlusconi, l'Inter con Moratti, quando i due patron avevano soldi e potere per assemblare squadroni vincenti.
Non e' colpa della Juve se ha il nome, il prestigio e la reputazione che, almeno nei patrii confini, incute reverenza, ed in alcuni casi timore.
Si dice che per il solo chiamarsi Juve la squadra parta ogni campionato con tre/quattro punti di vantaggio.
“E' folklore” giurano gli amanti della Signora.
“E' vero” ribattono gli altri schieramenti del tifo che gonfiano le vele dell'anti juventinismo (si puo' dire cosi?) con i presunti “aiutini” storicamente concessi al club di Agnelli.
comunque, nove scudetti di fila non si vincono per caso, o con gli aiutini.
In questo campionato atipico e tribolato, Sarri ha guidato la Signora al traguardo finale senza particolari squilli di tromba - il famoso sarrismo s'e' visto poco e raramente -, grazie ad un calcio pragmatico e quasi mai spettacolare.
Il comandante ha avuto il merito, se cosi' si puo' dire, di far coesistere Ronaldo e Dybala, utilizzando Higuain come ruota di scorta.
Per il resto, ha fatto di necessita' virtu'.
Nel senso che non avendo centrocampisti adatti alla protezione della difesa, il reparto arrrerato ha traballato per diversi motivi: la scarsa abitudine di De Ligt al calcio italiano, l'assenza di Chiellini e difensori esterni poco abili nel bloccare gli esterni avversari.
Messo il nono scudetto nella stanza dei trofei, ora si pensa solo ed esclusivamente all'eterno sogno Coppa Champions per vincere la quale e' stato comprato Ronaldo e preso Sarri.
Se non mette finalmente le mani sulle Orecchie della coppa, la Juve resta ancora un pesce grande nel Mare Nostrum (Italia) ma piccolo nell'oceano Europa.