Gente d’Italia e il diritto del calcio
Gente d’Italia, l’appello Primo Piano
Nemmeno in curva un tifo simile: così l’appello a Mattarella ha invaso il web
La lettera del nostro Direttore Domenico Porpiglia (Gente d'Italia) al Presidente della Repubblica è divenuto un lancio dell'Ansa è da lì è stato ripreso da innumerevoli siti online. E in tutto il mondo i nostri connazionali hanno ripreso a sperare di poter continuare a seguire le loro partite in italiano anche se Lega Serie A e Rai Italia finora non hanno scelto il silenzio
di ROBERTO ZANNI
Ha centrato il bersaglio ieri la lettera del nostro Direttore Domenico Porpiglia al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Investita la prima carica dello Stato, ecco che è nata la reazione a catena che ha coinvolto innumerevoli website. Un tam-tam partito dal cuore, dalla voglia di salvaguardare i diritti dei connazionali all'estero, che è stato ritrasmesso dalle prime ore della mattina in Italia. Ha cominciato l'Ansa, che quasi integralmente ha pubblicato la lettera/appello. Poi ecco uno dietro l'altro i siti web, in particolare quelli che si dedicano allo sport, che in numero sempre crescente hanno riportato le parole del nostro Direttore e di tutta una redazione che compatta si è schierata per gli italiani all'estero. In ordine sparso possiamo citare sport.tiscali.it: 'Tv: rischio chiusura 'Giostra del gol' appello a Mattarella. Poi calciomercato.com: 'Rai, l'Uruguay chiede l'intervento di Mattarella...' affiancato da calciotoday.com: 'La Giostra del gol, appello dall'Uruguay...' quindi tuttomercatoweb.com 'Dall'Uruguay appello a Mattarella..', zazoom.it: 'Tv rischio chiusura 'Giostra del gol' appello a Mattarella'. Riportato anche da news.google, la lista di chi ha sentito il dovere di unirsi a noi ha coinvolto successivamente napolimagazine.com ed ecomy.it, sito che raccoglie in tempo reale notizie di economia e finanza. Un grande elenco di solidarietà per i nostri connazionali che rischiano di vedersi privati di una trasmissione per certi versi unica anche nel panorama televisivo mondiale. Schierati in campo tanti siti di informazione, in particolare calcistico/sportiva, che si vanno ad aggiungere ai politici che, in una comunione bipartisan che ha ben pochi precedenti, dalla destra alla sinistra a cominciare dalla interrogazione parlamentare del senatore di Fratelli d'Italia Patrizio Giacomo La Pietra, ha voluto coinvolgere anche il Governo Draghi. Una unione che, bisogna sottolineare ancora una volta, nulla però ha a che fare con la politica: si tratta dello sport più amato dagli italiani che non può essere scippato, nella nostra lingua, a chi vive lontano dalla madrepatria. Ma se la protesta, lanciata da queste pagine, sta crescendo in tutto il mondo si può dire, c'è anche un altro aspetto che si deve sottolineare e non può essere dimenticato. Il silenzio assoluto in primo luogo proprio di Lega Serie A e Rai, i colpevoli, che a fronte di una voce che si sta levando sempre più alta, almeno finora, si sono ben guardate anche dal solo commentare la situazione, nemmeno per difendersi. ( a parte un intervento dettato all'Ansa dal segretario dell'Usigrai Vittorio di Trapani che mentre spiega che le lamentele andrebbero rivolte alla Lega Calcio accusa anche la Rai:"Cosa sta facendo per salvare la trasm\issione????").
Un mutismo che stranamente, oppure come logica conseguenza (a seconda da dove si vada a guardare il problema) ha contagiato, al momento, anche due dei tre quotidiani sportivi: l'eccezione corrieredellosport.it che a differenza della concorrenza ha riportato il lancio Ansa (e sulle pagine del giornale l'altra settimana aveva riportato la notizia della vicina probabile chiusura de 'La Giostra del gol'). Gazzetta dello Sport e Tuttosport al contrario hanno preferito ignorare i connazionali all'estero, la voglia di calcio in italiano e tutto quanto 'La Gente d'Italia' ha denunciato in questi lunghi giorni battaglia. E ovviamente non c'è da stupirsi che i club di serie A abbiano seguito il medesimo silenzio, chissà su espressa direttiva dei vertici della Lega calcio. Ma nonostante alcune censure, l'eco, sempre più forte della nostra denuncia si è sparso nel mondo. E c'è stato anche chi, seguendo quanto successo in questi giorni, ci ha voluto scrivere ancora (anche per ringraziarci). "E adesso speriamo tutti nel nostro Presidente - le parole di Giacomo da Montreal - la Giostra deve andare avanti". Stesso tono da Vancouver a Toronto. "Rappresento un gruppo di amici tifosi della Juve - ha scritto Giuseppe, da sempre Pinuccio - e tutti noi vogliamo vedere le partite in italiano trasmesse da Rai Italia". E dal momento che il Presidente della Repubblica Mattarella è amato dagli italiani nel mondo, ecco che in tanti hanno la certezza che interverrà, "Sono sicuro che ci aiuterà - Gianni dall'Argentina - non ci lascerà da soli". Un punto di riferimento 'super partes', Mattarella per tanti è sinonimo di speranza. "Dal Brasile tifiamo per lui - Renato non ha dubbi - e lui fa lo stesso per noi". E alla vigilia di quella che potrebbe essere l'ultima puntata de 'La Giostra d'Italia', all'improvviso l'ottimismo ha preso il sopravvento. E comunque, al di là di come andranno a finire le cose, i nostri connazionali all'estero hanno però constatato che (con alcune eccezioni certo...) non sono da soli: questa volta la 'curva' si è messa a saltare anche per loro.