Nel palazzo degli arbitri c’e’ qualcosa di marcio

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Prima voti taroccati, ora rimborsi spese gonfiati, il calcio italiano affonda anche per questo

di Nicola Sparano

Gli arbitri dalle partite prendono in buono e il cattivo.

Il buono sono i 3.800 Euro per un'ora e mezza di cosiddetto lavoro.

L'altra faccia della medaglia sono le secchiate di escremento che si prendono dopo aver accontentata una squadra e scontentate due.

Le critiche nelle ultime settimane sono state feroci ed il tiro si alzera' dopo i tre match che assegneranno l'ultimo posto per la coppa che poi vinceranno gli altri all'estero.

Non e' che si puo' fare di tutta l'erba un fascio, ma gli arbitri da sempre hanno dato adito a sospetti, prima si parlava di auto, di Rolex o di sudditanza pisicologica.

Oggi le bustarelle vere non esistono, ma per dirla come Amleto: c'e' qualcosa di marcio in Danimarca, dove la Danimarca sta per palazzo dell'associazione arbitri.

E' di qualche mese fa la notizia che che i voti di alcuni arbitri erano stati rotoccatto in piu' o nin meno, per favore, o sfavorire, la promozione al ruoolo di arbitro internazionale.

A taroccare i voti erano stati dirigenti dell'Aia, mai identificati.

Ora e' saltata fuori un'altra poco edificante notizia.

Tre arbitri sono stati sospesi perche' hanno gonfiato il rimborso spese.

I fischietti con le mani lunghe sono: Fabrizio Pasqua, Federico La Penna e Ivan Robilotta. 

Non hanno detto di quanto abbiano gonfiato il rimborso spese.

Non hanno detto se lo hanno fatto un valta o piu'.

Non hanno detto se in passato ci sono stati casi simili.

Non e' stato possibile scoprire se da qualche parte esiste una tabella sul minimo e massimo del risarcimento.

Non e' dato di sapere quale sia il massimo del rimborso, 100, 500 , 1000 euro?

I tre signori di cui sopra hanno macchiato la repetuazione per quattro soldi, o per somme piu' sostanziose?

Boh, non si conoscono i dettagli.

Quello che e' noto sono i quattrini che intascano i cosiddetti ufficiali di gara.

Ecco la tabella ufficiale delle partita di Serie A:

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  • arbitro: 3.800 €

  • assistenti: 1.000 €

  • quarto uomo: 500 €

  • VAR: 1.500 €

  • assistente VAR: 700 €

TOTALE 7,500 euro a partita

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*Una cosiderazione importante:

L'addetto Var e' un arbitro fatto e finito come il collega che e' in campo, ma perpisce 2.300 Euro in meno.

Mi sbagliero', ma sono convinto che l'addetto al Var, ingelosito dai 2.300 euro in meno, a volte mette in difficolta' il collega sugli episodi contrastati: il protocollo ad capocchiam ci mette del suo e favorisce interpretazioni contrastanti.

* Chi pagagli arbitri?
La risposta e' semplice e complicata nello stesso tempo.

Gli assegni li stacca L'AIA (Associazione Italiani Arbitri).

L'AIA riceve i fondi per le partite dalla Figc (Federazione Italiana Gioco Calcio).

La Figc vive grazie ai sostanziosi contributi degli sponsor: TIM, Eni, FIAT e IVECO.

Gli arbitri, quindi, sono indirettamente pagati anche dai soldi dei “gioielli” di casa Agnelli, Fiat e Iveco.

Questi sono le cifre, i fatti inconfutabili.

Le supposizioni, per contro, sono chiacchiere.

*Non ci sono soldi per gli stipendi

Molti club importanti, Inter e Juve in primis, piangono miseria e chiedono a breve termine l'autorizzazione di far slittare gli stipendi, a lungo termine il taglio degli ingaggi.

Non ho capito bene se la purga degli stipendi dovrebbe riguardare soltanto i calciatori oppure tutto riguardi anche gli altri settori del club.

L'Inter ha uno staff incredibilmente numeroso, Antonio Conte ha un vice e quattro assistenti.

Cinque sono i match analist, tutta gente che esamina come e' andata una partita, poi riferisce al coach.

Lo staff medico ha un professore capo settore, tre dottori e sei tra massaggiaori e fisioterapisti.

La societa' degli Zang, a parte il presidente ed il cosiglio di ammistratori, ha anche Javier Zanetti (vice presidente), Alessandro Antonelli (Ceo C), Giuseppe Marotta (Ceo Sport), Gabriele Onorati Anche la Juve in fatto di staff tecnico di supporto non scherza, in piu' ha il montermini stipendi piu' alto di tutti.

Inter e Juve sono piene di debiti, ma Zang alla fine trovera' un compratore e la Juve puo' sempre contare sulla cassaforte degli Agnelli.

E tutto restera' come sempre, perche’ nel sistema calcio nessuno dei grandi proprietari perde soldi veri.

Altrimenti Lotito non avrebbe comprato la Salernitana e De Luarentiis il Bari.

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