La pestilenza ha fatto piangere anche gli asini

Gli asini, si sa, essendo asini sono il simbolo dell'ignoranza. I cani, al contrario, appartengono all'aristocrazia animale.

Nonostante il diverso stato, come dire, sociale-intellettivo, il ciuccio ha fatto molto meglio di Fido quando, nel riconoscere il padrone, si e' messo addirittura a piangere, pardon a ragliare.

Ma, andiamo per ordine partendo dal fatto che in entrambi i casi e' stata una guerra a separare l'animale vero dall'animale umano.

La lontananza nel caso di Argo (il cane) e Ulisse (il padrone) fu l'ammazzatina durata 10 anni sotto le mura di Troia, la citta' non la mignotta, seguito da un altro decennio di fuj-fuj (scappa scappa) da un dio molto incazzato e pure vendicativo.

A proposito di troia, in questo caso proprio mignotta, in Italia e in tutta la terra, le signore della notte non marcano bolletta perche' la distanza sociale impedisce il contatto tra offerente e ricevente visto che neanche gli asini hanno un organo lungo due metri.

Tornando ad Argo, il cane da caccia che Ulisse aveva lasciato quasi cucciolo, aveva almeno 20 di anni canini, 140 in anni umani.

Nonostante l'eta' Argo aveva ancora il naso fino e fiuto' il padrone che si era travestitoda barbone. Ulisse, in greco antico, gli sussurro': “Guaglio, stazzi zitto, non abbaiare, che debbo fare un macello di porci, scusa di Proci, che vogliono fregarmi Penelope e Itaca”.

Dopo l'ammazzatina Argo allungo' le zampe, mentre Ulissi riparti’ per un altro viaggetto che sembra sia terminato in Etruria, la zona centro italica, dove sarebbe sepolto.

A questo punto, facciamo un salto in avanti di quattro secoli, anno piu' anno meno.

Ora ci trovamo in Spagna, la terra dei tori dove un asino di nome Baldo ha battuto Argo.

Perche' non solo ha riconosciuto il padrone che non vedeva da due mesui, ma si e' messo a piangere quado il padrone ha pianto ragliando. Il raglio, infatti, aveva la cadenza ed il suono di un pianto quasi umano.

Se non ci credete, visionate il videa parraso sul quatidiano La Repubblica. Ah, quasi m'ero scordato.

La guerra che ha tenuito separato Ismale e Baldo e' quella che tutto il mondo stiamo combattendo con quel fetentissimo virus, un nemico che ha cambiato la vita di tutti, animali umani e animali animali cone il ciuccio Baldo.

Previous
Previous

Rivera, quei sei minuti di Italia-Brasile non li ho digeriti

Next
Next

Le due facce del Coronavirus, a chi morte a chi milioni