Le bufale (mortali) di Trump
by Arcibaldo
Hoax che modestamente in italiano noi chiamiamo bufala o peggio truffa e' divenuta una della parole del vocabolario inglese piu' inflazionate.
Trump la usa come arma micidiale, il deterrente atomico della sua Presidenza contro tutti quelli che osano criticarlo.
Non si salva nessuno dalla commissione Mueller che lo ha messo sotto accusa per i fattacci dell'intromissione della Russia nelle elzioni del 2016 , ai giudici della corte suprema , inclusi quelli conservatori nominati da lui stesso che hanno deciso che deve le dichiarazioni di redditi perche' nemmeno il presidente e' al di sopra della legge, fino a chi lo accusa di corruzione per aver commutata la condanna di Roger Stone il suo compare galeotto condannato da una giuria popolare per aver detto il falso alla FBI che per il suo servizievole ministro della giustizia Barr dichiara giusta .
Per Trump sono truffe, politicamente motivate.
Con covid stessa storia.
Nonostante 135 000 morti, dopo il fiasco di mesi di inarrestabile pandemia, mentre va ripetendo, che tutto e'sotto controllo, che con il caldo tutto sarebbe a posto, Trump ha ficcato nella testa dei suoi seguaci che il covid e' una bufala, un un inganno, una beffa perpetrata dai suoi nemici .
I giovani entusiasti suoi seguaci hanno inventato i covid party,le feste del covid cioe' lo “scemenzaio” portato alla follia per dimostrare che il covid e' un inganno.
La stazione WOAI di San Antonio Texas riferisce che un paziente trentenne e' morto dopo aver partecipato ad un covid party dove gli “eroici” partecipanti si espongono intenzionalmente al coronavirus per controllare se il virus e' vero o un “hoax”.
Il Medico capo dell'Ospedale Metodista dr.Jane Appleby ha dichiarato alla stazione radio che il paziente prima di spirare ha detto all'infermiere :"Penso di aver commesso un errore. Credevo che covid fosse una bufala. Ma non lo e'".
Avesse seguito il saggio consiglio degli antichi romani che dicevano : "Stultum est dicere putabam" cioe' “e' cosa stolta dire credevo", invece di seguire le fandonie di Trump, l'autoproclamato genio stabile "stable genius", forse il paziente oggi sarebbe tra noi.