Mariuoli, con due palloni in campo c’e’ scappato il rigore
di Nicola Sparano
Avrebbero vinto ai rigori come l'Italia, forse.
Ma il penalty che ha permesso ai milord di arrivare in finale era almeno tre quarti fasullo.
L'altro quarto era composto dalla presenza di un altro pallone in campo.
Un arbitro normale avrebbe fermato il gioco, ma il fischiatore olandese non dato fiato alle trombe.
Poi ha fatto di peggio.
Quando Sterling ha dimostrato che anche gli angle' sono bravi e furbi tuffatori, il solito ref ha subito indicato il dischetto.
E poi non e' neanche andato a controllare al Var, perche' gli addetti al marchingegno gli hanno detto: Non venire, e' rigore al cento per cento.
E qui e' normale ipotizzare la sudditanza pisicologica e la trama del complotto.
In questo episodio determinante ci ha messo del suo anche il Ct della Danimarca che ha affidato il piu' pericoloso degli inglesi, Sterling, da un marcantonio alto due metri che e' riuscito mai a fermarlo.
Forse il Ct danese non sapeva che un perticone con le leve lunghe sugli scatti brevi mangia la polvere del piccoletto, o forse non aveva un difensore di taglia media da contrastarlo.
Mancini ce l'ha, e' veloce, e' tosto, e' abituato a marcare stretto: si chiama Di Lorenzo
Era scontato che l'Inghilterra dovesse raggiungere una finale che non vede da prima che i Leafs vincessero la Stanely Cup.
Ma il fatto che la banda di Kane abbia vinto come ha vinto, rilancia le quotazioni dell'Italia.
Perche' alla fine hanno si' dominato, ma senza far vedere nulla di trascendentale se non in difesa.
Domenica per gli angle' non sara' facile, ma avranno dalla loro il fattore campo, il pubblico e, forse ma speriamo di no, la sudditanza psicologica degli ufficiali di gara.
L'Italia, comunque, non parte battuta, anzi.
Perche' gli Azzurri hanno qualita', quantita' ed un gioco di squadra che loro non hanno.
Con la palla a terra li metteremo in croce.
Forza Azzurri, siete, siamo, ad un passo dal trionfo piu' bello: conquistare il trofeo in casa loro.