Canada, la prima volta con una governatrice indigena
di Odoardo Di Santo
Mary Simon, leader Inuk, classe 1947, e' stata nominata 30.ma Governatrice Generale del Canada dal Primo Ministro Justin Trudeau che l’aveva scartata nel 2017 a favore di Julie Payette il cui grande merito di statista pare che fosse il fatto che aveva volato nello spazio 25 giorni come astronauta .
A dire di Trudeau era “unquestionably qualified”, con il pedigree di “una di loro”.
Dopo quattro anni di sciagurata esperienza lo scorso gennaio la signora Payette fu costretta alle dimissioni sull’onda di un scandalo rivelato dal rapporto della BBC in cui si accennava al clima “tossico” del trattamento dei suoi dipendenti, parolacce a parte.
La nomina di Mary Simon e' stata salutata con un sospiro di sollievo da tutti i canadesi.
Finalmente una persona normale come “una di noi”.
Nata ai confini del Quebec ed Nunavik, figlia di madre indigena Nancy May e di padre bianco Bob May, con sette fratelli e' cresciuta secondo la tradizione Inuit.
Ha vissuto tutta la vita come “avvocato” del suo popolo della sua lingua e della sua cultura.
Dopo aver lavorato per il programma per i Servizi per il Nord della CBC e' stata attiva in molte organizzazioni Inuit tra cui la ITK che rappresenta gli Inuit di Nunavik di cui fu presidente.
Come leader fu attiva nel 1982 al tempo del rimpatrio della Costituzione per riconoscere i diritti degli aborigeni e i diritti sanciti nei Trattati.
Creo' l’Inuit Circumpolar Conference che riuni gli Inuit del Canada, Alaska e Groenlandia e che porto` alla crreazione del Artic Council con tutti gli aborigeni Inuit, russi inclusi.
Fu anbasciatrice del Canada in Danimarca dal 1999 al 2001.
Nel 2008 parlo' in Parlamento in occasione delle scuse ufficiali del governo agli Indigeni.
Una carriera stellare di tutto rispetto ed una vita dedicata alla soluzione degli annosi problemi dei rapporti degli indigeni ed il Canada bianco ed alla riconciliazione.
La grande stampa presenta la nomina come un miracoloso evento frutto di generosita'.
Mai che qualcuno abbia l’idea di presentarlo come un atto riparatore per centinaia di anni di oppressione degli indigeni.
Incredibile dopo la macabra scoperta di oltre mille tombe di bambini delle First Nation, Metis e Inuit forzati alle Scuole Residentiali dopo essere stati tolti con forza dalle famiglie e dalle loro comunita' per ordine del Primo Ministro di sua maesta` Victoria John Mac Donald,secondo cui bisognava “uccidere ‘l’indiano” nei bambini trasformarli in copia (di seconda classe) dei bianchi.
La Truth e Reconciliation Commission rilascio' il rapporto nel 2015 e defini' genocidio culturale il sistema di scuole residenziali a causa del maltrattamento ed abuso emotivo fisico e sessuale dei bambini.
La Commisione ha i nomi di 4000 studenti morti nel registro della National Centre for Truth and Reconciliation.
La nomina di Mary Simon e' un gesto simbolico e certamente i simboli sono importanti ma cio' che conta sono le azioni.
L’assemblea delle First Nations che si accinge ad eleggere il nuovo consiglio, all’apertura dei lavori ha solennemente pregato per i bambini morti nelle scuole residenziali.
Elder Garry Sault di Mississauga Credit First Nation ha invitato i Capi a sostenere le loro genti e le comunita' concludendo con amarezza che “ dobbiamo trovare modo di essere testimoni della reconcilazione con un governo che sembra non curarsene”.
La nuova Governatrice Generale Mary Simon avra' un compito difficile e dovra' usare tutte le sue provate qualita' di cooperatrice e di diplomatica.
Probabilmente dovra' chiudere un occhio al pensiero di essere la rappresentante di una regina i cui mandatari hanno oppresso il suo popolo per due secoli.
Pensiamo che nella scala delle sue priorita' vengano al sommo i rapporti del suo popolo con il Canada e, come scopo primario, la Riconciliazione.
Ne fa fede il suo passato di persona aperta alla cooperazione.
Il suo passato ci esime dal consigliarle quando visitera' sua maesta' Elizabeth di evitare di chiederle di scusarsi con il suo popolo per tutti misfatti commessi dai suoi rappresentanti.
La regina ha un caratterino e spesso non e' in vena di scusarsi nemmeno con i suoi.
Questa purtroppo e' una delle contradizioni del Canada.
Abbiamo un regina di un paese che dall’Impero di Gran Bretagna si va sempre piu' riducendo a piccola Inghilterra ed e' capo del Canada dove la grande maggioranza degli abitanti, e non solo gli indigeni , non hanno alcuna affinita' elettiva con la corona di un altro paese.