Monaco buddista fatto fuori dall’imboscata di facebook
Il monaco buddista Luon Sovath
by Arcibaldo
Nel mondo dei social media ne vediamo di tutti i colori.
Tra fake news e valanghe di notizie diffamatorie condite da vituperi infami coperti dall'anonimato piu' vergognoso ogni giorno vengono distrutte reputazioni di inermi persone offerte in pasto a milioni di “utenti” senza possibilita' di difendersi.
Ma le traversie di Luon Sovath sfidano ogni limite della malvagita' umana.
Slovath e' un monaco buddista di 42 anni, ordinato a 12 anni in Cambodia, il paese dove tra il 1975 ed il 1979 il regime dei Kmer Rouge sotto la dittaura di Lon Pot massacro' tra 1,5 e 3 milioni di cambodiani, un genocidio unico nella storia dell'umanita'.
Il primo ministro Hun Sen da 35 anni al potere , due anni fa vinse tutti i seggi del parlamento dopo aver sciolto il partito di opposizione ed imprigionato o assassinato gli oppositori del regime come pure le NGO e gli attivisti dei diritti umani.
Fu quindi il turno del mite monaco Slovath che oso' alzare la voce predicando nella sua pagoda in difesa dei diritti dei cittadini.
I segugi della propaganda del regime Press and Quick reactionUnit si mise all'opera e su Facebook inizio' una campagna di diffamazione fabbricando una serie di accuse del monaco reo di aver struprato tre sorelle e la madre che vivevano di fronte alla pagoda.
Una delle sorelle Tim Ratha fu portata alla stazione di polizia dove, nostante le intimidazioni e le minacce, nego' tutto, perche' “il monaco e' buono e rispettato”.
Cinonostante fabbricarono quattro video falsi che andarono viral in un paese dove l'influenza di Silicon Valley e' enorme perche' la sola fonte di informazione online creando una enorme reazione degli ignari utenti.
Facebook e' stato criticato specialmente nei paesi occidentali ed in America per diseminare incitamento all'odio (hate speech) e disinformazione.
Tardivamente elimino' la pagine che diffamavano il monaco e per giustificarsi ha dichiarato che tra gennaio e marzo ha cancellato un miliardo e 700 milioni siti fasli (fake) in tutto il mond, ma non quello del monaco che dal regime e' stato messo sotto accusa in absentia per stupro, dopo che il consiglio religioso al servizio del regime lo aveva “smonacato” (defrocked) per aver violato i precetti buddisti di celibato.
Per sfuggire alle minacce di morte sui social media ed alla certa condanna sotto il regime il monaco fu fatto fuggire in Svizzera che gli concesse rifugio per ragioni umanitarie.
Ora e' condannato all'esilio per tutta la vita.
In Svizzera il monano segue la regola buddista facendo digiuno ogni giorno e meditando.
Lo scorso anno Facebook ha guadagnato piu' di 70 miliardi di entrate per pubblicita' affittando la sua tecnologia e data per permettere a individui di acquistare prodotti particolari, di votare per una persona o per esprimere apprezzamenti razzisti su specifici gruppi sociali.