Anni 80, la Juve tre volte a Toronto, Trap scopri' che non giocavano con il libero
Giovanni Trapattoni a colloquio con Nicola Sparano nell’estate del 1982
TORONTO, maggio 1982 - “Mister questi giocano in un modo mai visto, non usano il libero, sono schierati cinque dietro, cinque avanti , i due reparti sono sempre a 20 metri uno dall'altro e si nuovono a fisarmonica”.
Il mister in questione era Giovanni Trapattoni che, nel maggio del 1982, venne a Toronto con la Juve 2, ossia senza i titolari impegnati al mondiale spagnolo.
Il Trap, scambiandomi per un esperto pallonaro, aveva chiesto lumi sul gioco del Blizzard in quella che sarebbe stata la prima delle tre partite consecutive – 1982, 1983 e 1984 – diputate a Toronto contro il team allora allenato dall'inglese Bob Houghton.
Perche' in quegli anni la Juve veniva spesso a Toronto?
Giampiero Boniperti, allora presidente del club bianconero era anche socio del direttivo del Toronto Blizzard.
Boniperti e la Juve puntarono su Toronto come possibile caposaldo dell'espansione americana del calcio.
Un altro motivo sotterraneo una possibile fabbrica Fiat in Ontario.
A Toronto, in quelli anni transitava regolarmente, ma in incognito, il boss della Fiat, Gianni Agnelli. L'Avvocato aveva una suite riservata tutto l'anno al Royal York Hotel, dove andava a...riposarsi, con pary a luci rosse, dopo viaggi di affari a New York.
Boniperti “presto'” il difensore Francesco Morini al Blizzard dove disputo' 22 partite.
Era il 1980, e l'anno dopo a Toronto sbarco' anche il figlio del presidente Boniperti, Giampaolo.
Boniperti junior gioco poco e male facendo pronto ritorno a Torino.
Ed eccoci al 1982. L'Italia si appresta vincere il mondiale spagnolo con mezza squadra della Juve. Trapattoni, quindi, porta con se molti giovani e qualche titolare, Furino, Brady, Virdis, Fanna, Galderisi.
Prima della partita, la festa di benvenuto al Royal York.
Il Trap, che era passato dalla panchina del Milan a quella della Juve, cerco' di sapere di che pasta erano fatti gli avversari.
Quando gli fu confermato che il Blizzard non usava il libero, non disse nulla ma sorrise prevedendo una goladeda dei suoi.
Ando' diversamente, la difesa in linea non fu mai bucata ne' da Virdis ne' da nanu Galdersi.
Fu una delle prime dimostrazioni sul campo della squadra corta disposta interamente a zona.
L'allenatore del Blizzard era Bob Houghton, tecnico che si era fatto le ossa in Inghilterra dove gia' praticavano il gioco innovativo che in Italia sarebbe arrivato alla fine degli anni 80, prima con Galeone e poi con Sacchi.
Blizzard-Juve 1-0, Varsity Stadium, 30 maggio 1982, spettatori 35,656, gol di Davidson al 76.
Juve senza i nazionali e senza Bettega allora infortunato.
Quella Juve aveva Bodini tra i pali, Brio, Brady, Furino, Nanu Galdersi, Marocchino, Virdis, Tavola e Claudio Prandelli.
Blizzard-Juve 0-0, 10 agosto 1983, CNE Stadium, spettatori 41,035
Un mare di gente per la prima volta di Bettega da ex contro la Juve al completo.
In quella Juve c'erano tutti top: Tacconi, Bonini, Cabrini, Gentile, Scirea, Brio, Furino, Boniek, Platini, Paolo Rossi.
Trapattoni memore della lezione subita l'anno prima, non la prende alla leggeraschiera la formazione titolare con tutti i big guns – Platini, Rossi, Boniek – per realizzare i gol della vendetta che pero' non vennero.
Nel Blizzard, oltre a Bettega c'erano Cosimo Commisso, Pasquale De Luca, David Byrne, Ace Ntosoelenghe. Bettega si diede da fare, sfioro' un traversa ma la vendetta dell'ex non si materializzo'.
Blizzard-Juve 1-2, 8 agosto 1984, Varsity Stadium, spettatori 16.403
Nella juve tutti i migliori, nel Blizzard c'era Bettega.
Reti; Cabrini 26', Boniek 59', Ntsoelenge 61'
La Juve schiero': tacconi, Favaro, Cabrini, Bonini, Scirea, Brio, Limido, Tardelli (Caricola 39'), Paolo Rossi, Platini (Prandelli 73), Boniek. Nella juve c'era Bettega e Ace Ntsoelenge, un fortissimo sudafricano nero che a molti ricordava Gianni Rivera per come trattava la palla.
La Juve a Toronto torno' nel 2010 per un derby con la Fiorentina che vinsero i viola (leggere articolo in questa pagina).