Roba vecchia a terra, botti nel cielo: la tradizione della fine e dell’inizio
Dopo il brindisi e un po' di cose vecchie buttate via per scaramanzia sono scoppiati i botti, fuochi di artificio lanciati dalla yarda di un vicino.
I botti celebrano una fase di passaggio, la fine e l’inizio di un nuovo anno.
Il fuoco brucia i residui cattivi dell’anno trascorso e rischiara il cammino dell’anno che viene; il rumore spaventa le forze e le energie negative allontanandole.
L'anno nuovo l'ho salutato anche disfacendomi di un po' di roba vecchia per.... gettare alle spalle il passato e fare spazio al presente.
Questa particolare tradizione ha radici popolari antichissime, a Napoli la osservavano in maniera esagerata, ma negli anni sta passando di moda, come tante altre cose “scadute”del Bel Paese una volta simbolo di vita semplice, laboriosa, onesta e rispettosa dei diritti di tutti.
Dal balcone, un paio di minuti dopo mezzanotte, ho scaraventato nel vuoto innanzitutto tre o quattro piatti per propiziare l'allontanamento della cattiva sorte, simboleggiata appunto dai cocci.
Dopo i piatti ho lanciato giu' una bottiglia (di plastica, altrimenti togliere il vetro dal vialetto sarebbe stato troppo faticoso) con dentro la fotografia del virus, quella dove sembra una palla con porri schifosi. Non sara' il metodo giusto per fermare la pestilenza, ma ogni cosetta aiuta, al resto speriamo ci pensi il vaccino.
Per fare spazio al presente mi sono anche liberato di:
Un vecchio registratore diventato inservibile per essere caduto in una caraffa di Barbera con dentro un'arancia sanguigna.
Una Bic senza inchiostro.
Un taccuino con appunti illeggibili di una antica intervista.
Un pigiama pieno di buchi.
Un maglione rovinato da macchie di ragu'.
Un libro giallo senza le ultime pagine e senza il nome dell'assassino.
* Non troppa roba quella finita nel bidone della spazzatura, ma abbastanza per tenere viva una tradizione popolare che non voglio perdere, perche' ci lega al passato, alla terra natia e alla gioventu'.
Buon anno e che il Padre del Padreterno ce la mandi buona.
