Solo Italiani di Serie A alla festa della Repubblica

di Nicola Sparano

Non sono stato invitato, peccato.

Se lo fossi stato sarei andato con orgoglio e curiosita'.

Con orgoglio perche' il Paese che mi ha dato i natali continua a celebrare, ogni due giugno dal 1946, la nascita della Repubblica italiana.

La curiosita' sarebbe quella di scambiare qualche chiacchiera con gli Italiani di Serie A.

Ci sono Italiani di serie A?, direte voi.

Certamente, almeno a Toronto.

Lo si evince dal fatto che la festa organizzata dal console generale Eugenio Sgro'- programmata per domani 3 giugno perche' oggi il consolato e' chiuso pe la festa comandata - e' ristretta  ad un numero selezionato di personaggi italiani che potranno accedere al consolato di Beverley Street con l'invito in mano, perche' senza non si entra.

Come, chi e in base a quali criteri sono stati invitati alcuni italiani ed altri no e' ci sarebbe da scrivere un corposo libello partendo dal fatto che gli italiani emigrati sono “parimonio dell'Italia” soltanto a parole, mentre in effetti sono considerati di seconda categoria, Serie B appunto, anche se sono eletti al Paralamento dove contano meno del due di briscola.

Resta il fatto che il consolato di Beverley St e' a tutti gli effetti un pezzo d'Italia e come tale dovrebbe essere aperto a tutti gli italiani, come avveniva negli anni passati.

Inoltre va segnalato che l'invito e' scritto in lingua inglese da una istituzione che esiste anche per promuovere la lingua italiana che  avrebbe figurato bene nell’invito anche in traduzione.

PS: sembra che anche per il console Sgro', sconosciuto ai piu', Toronto sia una tappa di passaggio come lo e' stata per il suo ultimo precedessore che, come molti altri prima di lui, pensava soprattutto alla sua carriera e poco alla comunita'

Buona festa a Repubblica a chi ci va.

Ed anche a chi non ci puo' andare.

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