Stag party tra donnine e trucchi, qui il MeToo e’ invito al palpeggio

Due professioniste degli stag party

di Nicola Sparano

Per quattro soldi ti saltano addosso.

Sono vestite, ma non tanto.

Il loro MeToo - movimento nato per combattere le molestie sessuali - e' l'invito a palpeggiare.

Benvenuti allo stag party.

Ora che la grande fifa e' passata ci si deve rifare di due anni di isolamento.

Ale', dunque, avanti senza mascherina.

Riunioni familiari a go go, pranzi, cene, grigliate, matrimoni e feste di addio al celibato.

E si', dopo due anni ci si sposa di nuovo all'italiana , in grande sia in chiesa che nella sala banchetti.

Prima c'e' lo stag party, festa nata per permettere al futuro sposo di raggranellare cash, poco o molto dipende dal numero dei partecipanti.

Ricordate a quanti stag party avete partecipato?

Io, no. Il numero mi sfugge, ma deve essere almeno un centinaio perche' prima del 2000 il matrimonio non era un optional come oggi e ai figli degli amici, che facevano a gara per sposarsi prima, non si poteva dire di no.

Gli stag party di una volta erano, piu' o meno, come quello cui ho partecipato ultimamente.

Se permettete ve lo racconto via cronistoria della serata.

Arrivo con due biglietti da 50 in mano.

Il cassiere e' seduto di fianco a tre pulzelle, categoria “eye candy”, caramelle per gli occhi.

Le “caramelle” sono very curvy, con la pelle piu' scoperta che coperta.

Sono l'avanguardia dell'entertainment, lo specchietto delle allodole, di una organizzazione che dagli stag party ricava almeno 1.400 dollari di spese vive, piu' il malloppo che ramazzano grazie alle “prestazioni” del tre...caramelle, nella circostanza, ad occhio e croce circa 10.000 dollari.

In un articolo sull'eterno processo Berlusconi-Ruby ho letto che nella villa di Arcore ci sarebbe stato un...”sistema prostitutivo”, modo elegante per dire che si esercitava il mestiere piu' vecchio della terra.

Nello stag party ci si ferma prima e la festa diventa festino quando ci sono da vendere i biglietti per le estrazioni dei vari premi.

Piu' tagliandi compri piu' intenso e' l'incontro ravvicinato con una o piu' hostess.

Per 10 dollari una delle tre abbraccia e circonda il soggetto con cerchio di biglietti.

Per 20 c'e' una toccata e fuga tra i seni della venditrice ed il petto del compratore.

Per trenta c'e chi posiziona la testa tra i seni di due ragazze che provvedono a massaggiargli le guance con le poppe.

Per 50 si ha diritto al lap dance, la danza erotica che vede la ragazza sedersi sulle gambe dell'uomo e mimare l'accoppiamento.

Non sono riuscito a capire quanto abbia sborsato un inebriato quarantenne con una notevole beer belly per farsi strofinare lungamente pancia e inguine.

Il sistema prostitutivo del festino termina soltanto quando birra e vodka spengono i bollori, quando in tasca c'e' rimasto soltanto un buco.

A questo punto entra in azione un gioco che sembra infantile mentre e', a tutti gli effetti, una miniera d'oro per i compari-protettori delle ragazze.

Ne ho contati sei, ma certamente altri tre o quattro era in incognito in caso di disordini.

I sei, tutti sulla trentina, avevano sul petto uno di quei borsini che generalmente si usano sulle spiagge per proteggere contanti e documenti

Qui contengono le monete da due dollari utilizzate per il giochino che ricalca quello che in Campania chiamavano “nzignu”, in Sardegna “sinza”.

Dalle parti mie, il gioco, con tre o più partecipanti, consisteva nel lanciare da una certa di stanza le monete (due o tre a testa) più vicino possibile ad un segno trasversale (nzignu o sìnza) tracciato in precedenza sul terreno (una linea retta). Vinceva chi aveva lanciato la monete piu' vicino possibile al segno.

Nella versione indoor dello stag party la linea e’ di nastro adesivo verde. Da un'altra striscia, lontana sei-sette metri, si lanciano monete da due dollari. In palio otto bottiglie di liquori dal valore complessivo di circa tremila dollari.

Teoricamente vinceva chi posizionava la sua moneta piu' vicina alla linea.

Il trucco era che il gioco andava avanti ad oltranza, ad un certo punto entravano in azione i...tiratori scelti degli organizzatori che facevano in modo di urtare la moneta che sta vincendo e che cosi' viene squalificata in base ad un regolamento fatto ad hoc. Insomma, gli organizzatori utilizzano i toonei di chi aveva giocato prima per truccare il risultato.

Voi direte, ma ne valeva la pena?

Eccome, se ne valeva la pena.

Provo a spiegarvi perche'.

In genere ogni partecipante lancia dieci dollari , cinque toonei.

Cronometro alla mano per il lancio di cinque monete si impiegano dai 20 ai 30 secondi.

I lanciatori fanno la fila.

Il ritmo e' sempre frentico, sulla linea, diciamo di arrivo, stazionano tre persone, due impugnano un'asta fornita di calamita.

L'attrezzo funziona a quel dio bilondo, specialmente quando ad impugnarlo e' una delle ragazze che per la bisogna deve per forza incinars e da dietro partono consensi e applausi da parte di coloro per i quali lo spettacolo e' espressamente orchestrato.

Dieci dollari in in 30 secondi, 20 in un minuto, 1.200 in un'ora, dopo tre ancora c'e' chi incaponisce nello sperperare monete.

A quel punto e' gia' in corso il tavolo del poker e del baccarat.

Non mi avvicino sospettando trucchi e che ci sono ma non si vedono.

Verso mezzanotte la festa ancora va a mille.

Ormai, pero', sono rimasti soltanto gli irriducibili, giovani dagli appetiti e dalle tasche profonde.

Per dirla come al cinema: questi stag sono No Country for Old men.

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