Toronto, anche il cetriolo di benzina finisce in quel posto dell'ortolano

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di Nicola Sparano

Il cetriolo mi sta antipatico assai.

Il perche' dovreste saperlo.

Gira e rigira finisce sempre in hulo all'ortolano.

L' ortolano in questione e' un cittadino normale, carne da cannone per tasse e imposte vari.

Il cetriolo del momento e' il costo della benzina che va su e giu' in base al concetto domanda-offerta, ossia “ti prendo per il collo”.

Oggi per un litro di normale bisogna scucire un dollaro e quaranta, centesimo meno, centesimo piu'.

Durante i mesi della grande paura, quando nelle strade al massimo passavano le biciclette, il prezzo del carburante era sceso ai minimi termini.

Mano mano che la gente e' risalita in auto, e' come se la benzina fosse come l'impasto di farina che ha bisogno del lievito per diventare pane.

E' chiaro che il prezzo di guidare continuera' a dipendere da come si comporta il Covid.

Se le cose si mettono bene piu' persone saliranno in auto, il costo di guidare continuera' a salire, costringendo gli gli automobilisti a fare buon viso e cattivo gioco.

Chi ci guadagna da questa situazione?

L'industria del carburante e il governo.

Le grandi compagnie sono sanguisughe che distribuiscono il prodotto delle raffinerie agendo da sempre in combutta, il prezzo di un litro di Esso e' lo stesso di quello della Shell o di PetroCanada.

Poi il Governo ci mette il carico da 11.

Non sara' ne' facile ne' semplice recuperare l'oceano di soldi spesi per contenere la pandemia e proteggere la salute del Paese.

Dovrebbero pagare soprattutto i ricchi e le multinazionali.

Ma sono intoccabili.

Cosi e' la gente comume che diventa l'ortolano e si prende iun quel posto il cetriolo di... benzina.

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