Toronto, la stagione e' da dimenticare nonostante l'arrivo dei tre dalla Serie A. Ora la squadra va cambiata dalla panchina

Michael Bradley figlio del gm/allenatore Bob

di Nicola Sparano


Mettiamo una grossa croce nera su questa stagione comincita male e finita peggio con in mezzo un raggio di speranza per l'arrivo di Insigne, Bernardeschi e Criscito.

Senza Lorenzo e Mimmo, ufficialmente infortunati, il Toronto ha perso anche l'ultima partita, 4-0 a Philadelphia.

Era il classico match tra testa e coda.

Il Philadelphia con questo successo ha vinto il campionato regolare con 67 punti ed ottiene il pass al primo turno del playoff cui accedono sette squadre.

Toronto chiude al penultimo posto con 34 punti in 34 partite, 49 gol fatti e 66 subiti, seconda peggior difesa del campionato, reparto colabrodo che coach Bob Bradley ha cambiato continuamente, sempre con lo stesso pessimo risultato.

Bradley padre, che nel Toronto ha il doppio incarico di General Manager e Head Coach, dovrebbe aver chiuso la sua avventura torontina visto che ha fallito sia come gm che come allenatore.

Secondo voci non confermate il club si sarebbe rivolto all'ex procuratote di Seba Giovinco, Andrea D'Amico, per esplorare il mercato delle panchine italiane e di calciatori disposti all'avventura MLS.

Inutile ripetere che per la prossima stagione il club dovrebbe rivoltare la squadra come un calzino, cominciando con lo staff tecnico per finire ai molti elementi rozzi tecnicamente e tatticamente sprovveduti.

Aver investito tanti milioni sui tre italiani, due dei quali campioni d'Europa in carica, continuerebbe ad essere un investimento sballatissimo qualora non si affiancasse loro comprimari adeguati.

La speranza e' che nella stanza dei bottoni decidano di mettere la quadra in mano a professionisti del calcio vero, preferibilmente italiani.


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